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Bimestrale noiquioltreiversi gen feb 2025
Poi la porta si aprì ed entrò LUI.
"Scusa per il ritardo!" disse, sorridendo mentre si
avvicinava al tavolo. "Non è che ci siamo già
dimenticati dell’appuntamento, vero?"
LEI sorrise, ma la sua mente iniziò a vagare. La
conversazione inizialmente fu semplice: parlammo del
lavoro, delle vacanze, della famiglia. Niente di
speciale. Ma qualcosa cambiò quando LUI, in un
momento di silenzio, iniziò a raccontarle di un viaggio
che aveva fatto in Nepal. Raccontò delle montagne,
dei monaci e della solitudine che aveva provato lassù,
quando si era trovato da solo in un monastero.
"Ho sempre pensato che la solitudine fosse qualcosa
di terribile" disse LUI. "Ma quella volta, lassù, ho
capito che è solo quando siamo soli che possiamo
veramente ascoltare noi stessi."
LEI lo guardò per un attimo, sorpreso dalla profondità
delle sue parole. Non era certo il tipo di conversazione
che ci si aspettava in un appuntamento, eppure, quella
sincerità la colpì. Decise di aprirsi anche lei,
raccontando delle sue paure, delle difficoltà che aveva
avuto a credere in qualcosa di più grande, in qualcosa
che andasse oltre la routine quotidiana.
La conversazione continuò a fluire, inaspettatamente
intima, e LEI si rese conto che si stava aprendo a lui
in un modo che non aveva mai fatto con nessuno. In
quel caffè, lontano dai rumori della vita quotidiana,
l’appuntamento stava diventando qualcosa di diverso.
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