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EDITORIALE




               L’AMORE E IL SUO TEMPO



               Sarei davvero curioso di sapere quando è stata coniata per la prima volta la
               parola AMORE.
               Dove sia nata la differenza tra affetto e incondizionata resa, quella che annulla
               ogni resistenza e lascia scoperte le fragilità più nascoste, e quando si è innalzata
               l’asticella mettendo al primo posto il sentimento più puro e ambito.
               È davvero strana la storia, ci tramanda per eventi le lotte dei Neanderthal che
               cacciavano per sopravvivere e difendersi, poi la religione con Caino e Abele e a
               seguire la Lupa del Campidoglio e così via per le pagine inchiostrate da sugge-
               stive guerre come Elena di Troia.
               Fino ai giorni nostri con l’amore per la patria, ma non è di questo che voglio
 pag. 28 i laboratori di noiqui  parlare.
 pag. 16 contest online  Quindi si diceva che in verità quanto fossero diverse le figure femminili che parteciparono o che comunque fomentaro-
               no le varie battaglie, da Elena la regina di Sparta e amante di Paride ad Andromaca la sposa di Ettore, da Ecuba moglie
               di Priamo a Cassandra loro figlia e profetessa inascoltata del dio Apollo, dalle schiave Briseide e Criseide a Creusa, da
               Deidamia a Diomeda, da Iliona a Laodice a Teano, per finire con le Amazzoni Pentesilea, Polissena, Bremusa e molte
               altre.
               Ci sono poi molte tra le divinità femminili, le cui origini sono anteriori ai primi documenti storici e ben presenti nella
               maggior parte delle culture primitive, sono anche deità guerriere; la Dea veniva spesso raffigurata come personificazio-
               ne, oltre che dell'amore, proprio della guerra, il che parrebbe segnalare la presenza pervasiva delle donne in tali attività.
               Mentre il mondo corre senza mai fermarsi, vivendo giorni nuovi per programmare giorni futuri osservando e muoven-
               do le singole pedine come un grande gioco agli scacchi, dall’altra, nel piatto della bilancia risuona prepotente sempre la
               stessa parola usata spesso in modo improprio.
               Si, questo è per me il vero controsenso alla parola stessa: se l’amore è di fatto una resa, non si può dare ad essa la moti-
               vazione-giustificazione nell’essere pronti a fare del male.
               POI c’è anche la verità che dà vita a questo articolo, è dura da accettare e so che molti non saranno d’accordo, ma
               l’AMORE HA IL SUO TEMPO.
               Come una fase delle stagioni, come il dondolo che sale e scende così l’amore si evolve e prosegue fino alla sua massima
               espressione e poi la caduta forse di stile, ma l’amore si logora… si affievolisce, si consuma come una candela rimanendo

               Ce lo chiediamo tutti soprattutto all'inizio di una relazione. Quanto può durare?
 pag. 34 attimi: Manola Bianchi  pag. 36 la violenza  pag. 38 Amore e Psiche  la fiammella ma non più fiaccola dalla forza impaziente di bruciare ogni probabile avversità (chiamiamola follia).
               E non importa se quello che sta iniziando e un flirt estivo o il passo più importante della propria vita.
               La domanda è così fondamentale che c'è stato perfino chi ha tentato di rispondere utilizzando l'intelligenza artificiale.
               Ed eccoci qui: l'attrazione e l'innamoramento iniziale di norma sono a tempo, mentre l'attaccamento del rapporto ormai
               maturo può anche proseguire per tutta la vita.
               Se una coppia, insomma, riesce a passare indenne alla fase successiva dopo quel periodo in cui letteralmente si “impaz-
               zisce” per il partner, potrebbe anche restare insieme per sempre.
               Strano ma vero, la durata di un rapporto dipende dalla chimica mentale, introducendo una infinità di reazioni quali la
               dopamina, neurotrasmettitore che dà eccitazione, euforia.
               Anche l’insulina scende in campo decifrando le sensazioni del corpo (batticuore, sudorazione etc…). l’amore o innamo-
               ramento per meglio dire ha il potere di disattivare alcune parti dell’encefalo, per esempio, dove agisce la paura.
               Lo stato temporaneo di follia vissuto dalle persone nella fase dell’amore romantico molto probabilmente è legato a uno
               scopo evolutivo dell’individuo che lo spinge a diventare più impulsivo proiettandolo a superare la paura della novità
               lasciandolo avvicinare a un estraneo che improvvisamente diventa la persona più importante e straordinaria del mondo.
               È e sembra banale ma purtroppo le regole dell’amore sono ormai sancite come una maledetta lezione da imparare e
               non più da praticare!
 pag. 40 lo spazio dei piccoli  pag. 48 mitologia egizia  In questo terzo millennio anche gli scienziati sono scesi in campo, e ti pareva… arrivando a quiz e domande per stabili-
               re confini, paletti, scoperte, dove inizia e dove si blocca, anche il sesso praticato è stato oggetto di studio, aiutooooooo.
               In merito a questa ultima indagine hanno scoperto che per l’uomo fare l’amore con la partener aumenta l’attaccamento
               verso di lei riuscendo a cambiare addirittura la chimica celebrale.
               Per quanto concerne le altre hanno scoperto, secondo me l’acqua calda, hanno collocato la persona amata nei posti così
               chiesti: amicizia, attrazione fisica, fiducia, e attrazione sessuale; quindi, colui o colei che rientra in queste casistiche è a
               loro avviso la persona che si può definire “l’amore mio”.
               Concludo dicendo e spero di non sbagliarmi, l’amore è l’amore, è in quel flusso di vita che nasce nel momento che
               meno te lo aspetti resta nel tempo a patto che sia ricambiato ed è così complessa la parola che non ci sono parole che
               possano riempire ogni soddisfacente domanda.
                                                                                       È una continua fiamma che brucia verso l’alto, ali-
                                                                                       mentata da due distinte persone che hanno deciso
                                                                                       e sentono l’uno proiettato verso l’altro mettendo
                                                                                       costantemente in gioco le stesse emozioni.
                                                                                       L’altruismo, il donare, la mancanza e non la dipen-
                                                                                       denza, l’essere pronti a tutto, non sono ancora riu-
                                                                                       sciti a capirlo, io dico per fortuna perché non è solo
                                                                                       un fatto di cuore ma di cervello, dove tutto ha inizio!














 pag. 58 un libro al mese                                                                              Luciano Zampini
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