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Le stagioni di un uomo sono simili a quella della Terra; così
                                               è la sua vita ... temprata, nella sua primavera, dalla fioritu-
                                               ra dei sensi, da quell’inebriante profumo che lo pervade
                                               quando la natura rinasce e porta in lui l’inesorabile bisogno
                                               di  sbocciare, di scoprire il mondo.
                                               Forte, audace osa sfidarlo e tra le batoste e le gioie ricevute
                                               giunge alla sua Estate. Come il grano pronto alla raccolta,
                                               in lui  avverte  la  sicurezza di un anima rafforzata dalle
                   esperienze;  ha  ben chiaro ora cosa desidera e come raggiungerlo. L’età matura  gli
                   dona  vigore  e ritrovata bellezza.
                   Giunge così al suo  autunno, dove il suo animo muta e lo porta alla riflessione… è
                   il tempo dei pensieri, di quel vago senso di malinconia che lo accarezza, lo  spinge a
                   guardarsi  indietro, ma i colori innanzi a  lui  sanno ancora di magia, di vita che ritor-
                   na, di sogno… e tra alti e bassi  va avanti fino al suo inverno, stagione da lui temuta
                   ma anche focolare di inizi, in cui l’amore per la famiglia, per i ricordi e per il tempo
                   ancor donato emana  alte fiamme che ardono su ceppi accessi nelle fredde giornate
                   invernali. Tra una lacrima per ciò che è finito ed un sorriso per ciò che rimane si va
                   avanti … Ed è così che Guido si racconta.
                   Attraverseremo con lui le sue quattro stagioni  e pian piano vivremo la sua mutevolez-
                   za, le sue passioni, il suo canto alla vita, alla natura, il suo saper cogliere spensieratezza
                   nei giorni difficili e  delle  sue  innumerevoli malinconie saperne carpire la dolcezza,
                   la speranza nel domani.
                   Liriche che profumano di donna, protagonista indiscussa di queste poetiche che la
                   raffigurano in  tutta la sua bellezza. Guido in questa sua nuova opera ci sorprende,
                   ancora una volta, regalandoci versi in cui trapelano tutte le emozioni umane:  dall’
                   entusiasmo, alla goliardia per poi passare all’amore, al desiderio,  alla famiglia, all’ami-
                   cizia, al  tempo dello sconforto, dei ricordi, a quello del ritrovato coraggio e non per
                   ultimo  alla  passione per la vita, che non manca mai nelle sue poesie; e  seppur vero
                   che le stagioni della vita  di un uomo  sono quattro,  mi piace pensare che quelle di
                   un poeta  con i suoi versi  rinascano sempre, perché la vita in fondo è un continuo
                   mutamento e dopo l’inverno arriverà sempre un’altra primavera.


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 DEDICA


 Alla Vita ed al suo Creatore, ai miei genitori Elvira e Luigi, a chi ho tanto amato. Ai miei figli Claudia e Luca, a mio nipote Riccardo che con Dana mi ha reso bisnonno  di Ginevra e Gregorio.
 Ai miei dieci fratelli e sorelle:Eugenio, Mario, Anna, Adelina, Carlo, Attilio, Giuseppe, Pier Giorgio, Maria Grazia e Maria Teresa, compagni ed amici fedeli delle mie stagioni,
 Alle  Muse Ispiratrici del mio cammino di seminatore di versi . A te, che mi leggerai, dedico con gratitudine questa raccolta di versi sparsi qua e là lungo l’andare de Le Mie Stagioni.
 Un ringraziamento speciale voglio dedicare  alla  carissima  Monica Pasero, versatile ed abile scrittrice che ha curato ogni aspetto di questa mia Silloge con amore e professionalità  e  creatività, arricchendola con
 la sua Prefazione. Grazie all’amica dell’ultima ora, ma non per questo meno cara, Emilia Fragomeni,  versatile scrittrice e critica letteraria, che ha onorato questa voluminosa opera con la sua Postfazione.


                                                                                           GUIDO GIANNINI


                                                                                                           129

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