Page 57 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2022
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iRIs vIgnOLA                                                                                  LA TERRA DI MAGIA


                                                                                                        Piedi scalzi, riccioli biondi,

                                                                                               due o tre anni la tua vita

                                                                                                   di piccola curiosa,
                                                                                           a cui compar stretta la realtà,

                                                                                                inappropriata in verità

                                                                                        ad appagar la tua fervida fantasia.


 MINUTO SEME ASSAI SPAURITO                                                                                 Altro non ti resta,

                                                                                            se non sognar a occhi aperti,
 In un ameno giardino,                                                                     solcar a mari e monti in vetta,

 straripante di fiori e di colori,                                                     ond’approdar nel mondo delle fate,
 i semi eran soliti lasciar i loro nidi,                                                      tra maghi, folletti, gnomi,

 nell'appropriato tempo,                                                                        nonché piccoli draghi

 per scorrazzar in giro a cercar lontani                                          i qual, fiamme infuocate, non san sputare,
 lidi,                                                                                    con cui però puoi parlar e, di te

 in giardini oppur in campi soleggiati,                                                 e del tuo bianconiglio, raccontare,

 ond'attendendo lo spirar d'un refolo di                                              come a piccoli amici testé conosciuti.
 vento,                                                                              Nell’intera sua bellezza che le hai dato,

 che desse l'agiatezza di porsi sulle ali                                                   la Terra di magia s’è rivelata,

 e d'esser soavemente trasportati,                                                                  allo sguardo tuo,
 divenir futuri fiori profumati.                                                                attento e osservatore,

                                                                                                a cui niente si sottrae,

 Curiosi e lieti eran quei giovani semini.                                                   nel coglier mille sfumature.
                                                                                            Luogo fantastico e surreale,

 Solo un minuto seme assai spaurito                                                           ove tutto è dissimil dal reale,

 staccarsi non osava dalla mamma fiore;                                                       in cui, in meno d’un minuto,
 nella corolla, qual materno abbraccio si-                                                     i tuoi “voglio” si realizzano

 curo,                                                                                   e ogni tuo desiderio dal nulla appare.

 si rifugiava sì atterrito.                                                             senza temerlo, così come pure il volo.
 Troppo, era il timore di volar per "non so

 dove!".



 Puntuale,

 il manto della notte coprì altres'il giardi-

 no.
 Un lieve sussurrar s'udiva,

 nell'imperante buio,

 per il narrar del fiore al suo piccino
 del magico mistero del tramutar se stesso,

 in variegata corolla, pistilli e lungo stelo.

 La compiacente brezza,
 scortante l'alba chiara,

 si premurò a esortarlo a salirle sulle brac-

 cia,
 nonché a svincolarsi, un po' rassicurato,

 dalla sua cara e dolce mamma,

 al fin d'andar incontro a un prossimo fu-
 turo,

 senza temerlo, così come pure il volo.



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