Page 35 - RIVISTA FEBBRAIO 2025
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RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2025     https://www.youtube.com/@noiqui/featured
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                       ENZIONE DI MERITO



                FRANCESCO D`ANGIÒ                              ANTONELLA ARIOSTO
                PER NON SALVARCI                               STUPORE


                Tu dillo che ci amiamo                         Non ho rifugio
                come se fossimo muro                           la mente più non pensa
                che non si separa dal suo                      urla invano il tuo nome
                squarcio,                                      supplica la tua presenza
                dillo che non c`e` il pudore                   il corpo anela ai tuoi abbracci
                a far da cerniera                              cerca le tue carezza.
                a ciò che arranca dopo anni
                che non si sente più                           Stupore nella notte
                il pasto feroce del piacere,                   tra queste mie lenzuola
                ed e` flebile un verso stonato                 fredde e glaciali
                nella bocca collusa con il silenzio            dove i miei sogni
                che ci viene incontro                          non trovano riscontri.
                per non salvarci.
                Rendimi ciò che non dico                       Stupore quando vorrei dormire
                di vuoto in vuoto                              ma il ricordo dei tuoi occhi
                senza oltrepassare i confini                   ruba la mia attenzione
                delle mani giunte, e assapora con              ancora una volta a te
                me                                             a noi insieme
                le spremute della pelle.                       ai nostri abbracci senza fine.
                E dove non avremo che da esitare
                un`incertezza, ci diremo del bene              Tu mi violi la mente
                scambiato per dei petali secchi                mi violi l`anima
                che non sono di alcun ricordo.                 e anche il cuore.
                                                               Passione e amore.




                 IGOR ISSORF
                 DISINGANNO


                 aspre, taglienti parole
                 con veemenza di tuono
                 toccano il cuore inerme
                 nel gelo di freddo mattino
                 Senza armonia di suono
                 mostrano crudele pensiero
                 uso ad insulti e non carezze
                 Stringono, strette, come nodo
                 l’anima dolente, muta, solitaria
                 sbarrando possibile via di libertà
                 Un’eco lontana ad intervalli lenti
                 riverbera fiocamente, la parola amore







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