Page 45 - RIVISTA GIUGNO 2025
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RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2025     https://www.youtube.com/@noiqui/featured

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                     UORI CONTEST



               FRANCO CARTA                            FRANCESCA PATITUCCI
               COME L’ACQUA                            UNA GOCCIA D'ACQUA... IL TUO AMORE

               Mi sento come l’acqua                   Un rivolo fresco scende nella gola
               occupo spazi inimmaginabili             ch`attende d`arsura
               fluendo tra gli spazi                   l`intralcio di passione ché ragione
               senza restar bloccato.                  non ambisce, si fa persistente
                                                       fino a gocciolare dentro un ventre
               Mentre immagino te                      senza parto
               in questa ridda liquida                 in agonia e insopportabile astinenza.
               penso che anche tu                      Le fronde ingiallite s`accasciano al suolo
               mi attraversi e mi bagni.               e torna quell`odore
                                                       che sa ancor del tuo prepotente bacio.
               Un moto fluido e ulimoso                Uno scroscio violento ridesta ciò che
               seguo la nostra strada,                 rinnegasti, senza più tornare indietro.
               ma non annullo la voglia                Sono ancora lì, sotto il gelso dove
               di scoprire cose nuove.                 amasti la mia giovinezza...
                                                       Aspetto un tuono nostalgico che bagni
               L’acqua trova sempre la strada          il mio rimpianto
               libera da vincoli e schemi.             di non averti cercato
               Si tratta di unire il mio pensiero  d`aver chiuso bocca e coraggio
               al tuo confluendo.                      mentre tu tornavi all`altare
                                                       della parvenza senza senso
                                                       senza sensi da appagare.
                                                       Le tue ciglia bagnate un ricordo che
                                                       m`abbraccia quando l`ultimo vento
                                                       estivo prende la fuga
                                                       per lasciare un`alcova di neve, gelida
                                                       come il sogno spezzato.
                                                       E oggi quell`acqua mi ristora
                                                       riesco ancora a danzare sotto la sua
                                                       sferzante passione
                                                       immaginando ch’ancor tu sia
                                                       il mio signore, tornato a riprendere
                                                       il respiro strozzato, bagnato
                                                       ai corvini capelli, a beffeggiare il tempo
                                                       che in quell`ultimo abbraccio si è
                                                       fermato.
















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