Page 48 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2024
P. 48

fUORI GARA


                                                                                                                                                                                ANGELA MARIA MALATACCA


                FRANCESCA PATITUCCI                                                   FRANCO CARTA                                                                              NEL NOSTRO INIZIO E NELLA NOSTRA FINE
                RESTA QUI                                                             SONETTO DEL PATTO                                                                         Rimani, e volgiti verso quella luce frantumata

                Non ho mai capito se il mio modo d’amarti                             È solo che mi mancano le tue labbra                                                       che ha visto giorni più bui,

                arrivasse a te col mio stesso fervore.                                per poterle sorseggiare,                                                                  quando il perdono si incastrava in gola

                Il rigurgito e la fame d'amore                                        la tua pelle                                                                              e cercavamo sorsi di parole per non soffocare.
                gonfiavano i miei polmoni senza fermate                               affinché io possa dedicarla

                di circostanza                                                        le carezze più morbide,                                                                   Rimani, in questa casa fatta di altari

                in un treno sempre in corsa.                                           il tuo riso e il tuo discorso,                                                           sui quali abbiamo sacrificato e adorato noi stessi,
                I miei occhi al brillio, sospesi ai tuoi                              un tale rintocco di campane ancestrali,                                                   e di reliquie ancora fresche

                sornioni sorrisi                                                      e i tuoi capelli                                                                          di giorni santificati e profumati d'incenso.

                che già ne pregustavo l'attesa… l'abbraccio                           sul mio volto mi fanno pietrificare.

                nelle umide e conturbanti perplessità.                                                                                                                          Rimani, nel respiro di un'anima
                E al passaggio di sconnessi tumulti                                   Rimani,                                                                                   che credevi essenzialmente morta,

                alle peripezie dei nostri inconfutabili                               ma resta nella radice più profonda                                                        ma che invece si nutre ancora di stupore

                conflitti                                                             della nostra essenza                                                                      pur se appesa sul teatro del nulla.
                non t'ho mai chiesto qual fremito                                     questa voglia di vivere,

                ti legasse a me.                                                      quella promessa immortale,                                                                Rimani, nel nostro inizio e nella nostra fine,

                E quale sarebbe stata la tua sentenza?                                e la nostra lingua                                                                        in questo segmento che ho purificato con le lacrime
                Ti ho amato e null’altro sarebbe esistito                             non si attacca al palato.                                                                 mattutine

                non fosse stato per inevitabili strade in                              Né va via                                                                                e addobbato con viole e rose.

                divergere.                                                            questa immagine ormai rigida,
                Io, inflessibile ai tuoi straniti spasmi                              anche se purtroppo qui mi rivolgo a                                                       Rimani, non ho altro focolare e solo le mie mani

                al tuo sguardo, a volte assente                                       qualche freddo ritratto rimasto…                                                          per cancellare un destino oscuro

                sapevo che era sempre innamorato                                                                                                                                del quale, ormai, non importa più a nessuno.

                nonostante il velo della malinconia in turbe…
                Quando il germe dell’amore naviga

                ai nostri fiati                                                                                                                                                                                                     LUCIANO ZAMPINI

                non c’è aspettativa e ricompensa.                                                                                                                                                                                   RIMANI SE VUOI!
                Ognuno ama come può…                                                     ANGELA FILIPPO                                                                                                                             Resta ancora

                Io t’ho amato sulla sponda d’un fiume                                    RIMANI                                                                                                                                     In questo universo inventato per noi

                a raccattare il passaggio della tua essenza                              Io rimasi qui,                                                                                                                             Mangeremo i baci come le ciliegie

                migliore.                                                                la differenza tra noi vive.                                                                                                                Annusando il verso e il verbo come aria di
                Tu mi hai detto - Resta qui -                                            Fallo tu, adesso.                                                                                                                          primavera

                Era il tuo modo d’urlare piano tutto l’amore                                                                                                                                                                        Nella solitudine dei nostri pensieri, sorrisi di felicità

                che in corpo tuo                                                                                                                                                                                                    Inganneranno il tempo che vuole dividerci.
                tremava, e che a volte perdeva il baricentro.

                Ti ho amato e son rimasta…                                                                                                                                                                                          So che siamo ancora l’alfa e l’omega…

                Perché eri tu l’amore                                                                                                                                                                                               Ecco il tormento che muove le nostre anime
                nella nostra dicotomica e amniotica

                speranza.                                                                                                                                                                                                           Vieni e come l’edera e la quercia
                                                                                                                                                                                                                                    Uniamo il nostro vivere
                                                                                                                                                                                                                                    Ora tempesta, ora estate dei sensi

                                                                                                                                                                                                                                    Io ti dico: rimani se vuoi!






















                48   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                       periodico mensile del gruppo NOIQUI                            49
   43   44   45   46   47   48   49   50   51   52   53