Page 55 - RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2022
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 #pOEsIAgEOmETRICA                                           ALIBI!

                                                             Un filo sottile,
                                                             lega Il tuo polso
                                                             al mio.
                                                             Il tempo l'ha reso
 E COSÌ TE NE VAI                                            solido

 Lontano, più lontano della lontananza                       grazie all'aiuto
                                                             di anime ferite,
 assente più della dimenticanza                              ingessate,
 -non ci sei-                                                zoppicanti nel buio;
 È semplice da comprendere                                   un lampione acceso
 difficile da capire                                         le custodirà
 impossibile da accettare.                                   sull'asfalto
 Gli amori hanno termine                                     fino al mattino.
 fine                                                        Sei la mia arpa
 baratro                                                     mentre ti gratto la schiena,
 abisso.                                                     In sottofondo campane di chiesa,
 Rimane una promessa                                         che a ogni rintocco
 abbandonata                                                 fan diventare più Sacro
 su quella strada tracciata                                  ciò che era profano per me.
 che non sarà percorso                                       GIORGIO ZAPPARELLA
 non avrà riscatto
 fantasia ignota
 di un domani distratto                                         HO ATTESO IL VENTO
 in una storia che è deserto.
 Così te ne vai                                                 Ho atteso il vento
 e a me non resta                                               che profuma di mare
 che il tuo ricordo d’ombra                                     e sabbia bianca
 la lacerazione del vuoto
 il fiato di un sorriso scavato                                 per lasciare andare le parole
                                                                che prima stavano in bilico
 su questi spicchi di muro                                      come funamboli
 sull’intonaco scrostato                                        sul filo d'incertezza delle idee
 dove hai lasciato                                              e la poesia si è salvata.
 le crepe ferite
 di quell’amore cancellato.
 LUISA DI FRANCESCO                                             È stato facile il volo
                                                                mentre l'aria pullulava di sogni
                                                                e schegge di emozioni si rincorrevano
                                                                abbandonando terra
                                                                ogni brandello di cuore e pelle

                                                                LUCIA ZAPPALÀ









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