Page 84 - BIMESTRALE NOIQUIBRIDO GEN FEB
P. 84
Bimestrale noiquibrido gen feb 2025
mi chiese: «Dov’è la nonna?». Mi sentii gelare. Mia nonna era
morta. Lo aveva scordato? Stava andando fuori di testa? E io
che dovevo fare? Dirgli che la nonna non c’era più o lasciarlo
cullare nella sua crudele illusione? Scelsi la verità: «Nonno, la
nonna se n’è andata… non c’è più, ti ricordi?». Fece un gesto
infastidito: «Lo so che è morta. Ma era qui che mi parlava fino
a un minuto fa. Poi sei arrivato tu e ha smesso. Perché non te ne
vai, così torna a farmi compagnia?»
Liquidai la questione come i deliri di un anziano. Solo anni dopo
mi resi conto che avevo assistito al miracolo dell’amore: mia
nonna Maria e mio nonno Francesco si erano tenuti per mano
così a lungo che continuavano il loro cammino insieme, anche
se in un modo diverso; un modo che al mio sguardo sfuggiva,
ma non a quello di mio nonno. Maria forse ancora parlava
davvero a Francesco: forse quei loro dialoghi muti erano la
prova che l’amore, nella sua forma più pura, ha in sé una
scintilla di eternità. Mio nonno morì otto mesi dopo mia nonna.
Le ultime volte che andai a trovarlo, la sua sofferenza mi
straziava, ma la sua serenità nei pochi momenti di lucidità mi
colpiva, non la capivo. La compresi dopo il suo funerale,
sistemando le sue cose. Trovai un libro che aveva regalato a mia
nonna negli ultimi anni, quando già la sua salute era molto
precaria. C’era una dedica tremolante sulla prima pagina,
scritta con mano malferma. Diceva: «Alla donna migliore del
mondo, con eterna riconoscenza. Tuo marito». Francesco già
allora scriveva di eternità. Per questo era sereno: perché sapeva
che Maria lo aspettava.
84