Page 2 - RIVISTA NOIQUI AGOSTO 2021
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L’essere umano e la disumana umanitA’
Un ponte a cavallo di due millenni, campo di illusoria rinascita e di potere militare, appa-
rentemente democratico, ossimoro violento e ingannevole nello stesso tempo.
La sete di giustizia non è mai stata più falsa, meschina e aggrovigliata di sentieri, così tor-
tuosi come la storia che si srotola lungo un cinquantennio di pseudo possesso-vigilanza
alla libertà per un popolo da sempre professato liberato e costantemente sottomesso
dall’unico vero dio pagano che la razza umana possa aver mai concepito.
Il denaro o meglio il vile dio denaro che tutto compra e nulla appaga, se non una sorta di
droga posticcia atta, come una goccia cinese, a placare il senso di libertà e sfamare fatua-
mente quel bisogno di ESISTERE per essere.
Non amo parlare di politica ritenendola una signora dai tremendi tentacoli di corruzione.
Quella la lascio ai grandi pensatori ai giocatori di assetti strategici, con mosse e contro-
mosse, come le pedine che si usano su una scacchiera, è pur vero però che non si può
assistere in silenzio allo scempio che sta avvenendo in questo momento alla popolazione
dell’Afghanistan, alle donne e alle bambine di questo paese.
Forse un paragone, seppur lontano nelle dimensioni, possa essere passare immediata-
mente dal vedere alla cecità, perdonatemi ma non trovo associazione più calzante…
Passare da una civilizzazione acquisita al ritornare nella grotta della paura, alla paura di
essere stuprate perché ha un lembo di pelle che si vede oppure non riuscire a dormire con
tranquillità perché nel cuore della notte qualcuno possa abbattere a calci la porta di casa
e a proprio piacere preleva questa o quella donna.
Tutto “L’OCCIDENTE” ha speso miliardi per fronteggiare una resa mai avvenuta, ha
lasciato sul campo vite che si sono spente convinte di immolarsi in difesa di un popolo,
senza sapere che erano tutti pedine di quella scacchiera che solo pochi eletti sapevano
come manovrare e ovviamente i capi storici dei talebani!
Ma chi sono oggi i talebani? Davvero si sono moderati come proclamano? Oppure le loro
aperture al mondo non nascondono altro che il desiderio di essere accettati dalla comuni-
tà internazionale per poi tornare a reprimere la loro popolazione e addirittura dare asilo