Page 20 - RIVISTA NOIQUI AGOSTO 2022
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MENZIONE DI MERITO
                TERO AZALN
                PURE QUESTO È AMORE
                “Sono creme all’aloe, una piantina grassa originaria di Fuerteventura nell’Oceano Atlantico, che nelle sue foglie                                              LOREDANA ABATINI                    CRISTINA AGOSTINELLI
                contiene una specie di sostanza tipo gel, buono a medicare infiammazioni e disturbi vari, ma anche a confezionare
                creme di bellezza come queste. Mi hanno dato anche un omaggio sugli acquisti” disse Giuseppe, con l'entusiasmo                                                 AMMIRO                              L'ULTIMO BACIO
                                                                                                                                                                                                                   Ti telefono come ogni giorno e la badante mi dice che sei strana, sembri smarrita.
                                                                                                                                                                               Accoccolata sul mistero
                di una Mosca Salmone appena dopo la muta.                                                                                                                      delle stelle ascolto                Provo a dirti le solite cose e tu mi rispondi a tono, mamma.  anche se con la voce
                L’omaggio ero io, germoglio da innestare, Aloe Vera Arborescens.
                Mamma Gina, al cospetto dell’intrepido figliolo che tornava da un viaggio in capo al mondo, s’immerse in un lago                                               il canto del mare.                  tremante. Mi rassicuro un pò.
                                                                                                                                                                                                                   Ma dentro mi resta una sensazione di timore.
                di giuggiole. Mi prese delicatamente, giovane virgulto, col pollice e l’indice, e mi depose in un vasetto col terriccio.                                       Seduta in un campo                  La mattina seguente mi chiama la badante allarmata. Sembra che tu non riconosca le
                “Hai sentito tuo fratello? Non deve stare al freddo e alla pioggia” precisò, rivolta alla figlia Giulia che, probabil-                                         di grano mi perdo                   cose, che non sappia né dove ti trovi, né chi ti sta vicina.
                mente, agiva sempre con la testa fra le nuvole e le cose bisognava dirgliele più volte, e poi chi avevano rinnovato                                            tra le spighe dorate.               Decido di partire immediatamente.
                con quel nome? Negli anni ho imparato che sua nonna si chiamava Maria Giulia e la nipote, con quel mezzo nome                                                                                      Ci siamo, mi dico, ingoiando le lacrime.
                non assomigliava a nessuno, men che meno a Gina che non scartava occasione per rinfacciarglielo. Lei, donna di
                fede, aveva generato una creatura aliena con cui non aveva niente in comune, ma l’avrebbe piegata al suo volere a                                              Distesa sull'erba guardo            Il viaggio si snoda cosparso dei pensieri più neri.
                                                                                                                                                                                                                   Nel frattempo, ti ricoverano in ospedale e diagnosticano un ictus.
                                                                                                                                                                               le sfumature del cielo
                qualsiasi costo: doveva costringerla a recarsi in chiesa e confessarsi almeno la domenica. La ragazza ribatteva con                                            e in esse mi confondo.              Arrivo trafelata al tuo letto.
                alterigia: “Cosa ho da confessare al prete? Dovrei peccare prima, non credi?”                                                                                                                      Tu mi guardi con tutta la dolcezza che solo una mamma può avere, mi sorridi e solle-
                Giuseppe invece, portava il nome di suo nonno, papà di Gina. E gli somigliava pure tanto. Comunque sia, mi posi-                                               Amo i fiori perché                  vandoti leggermente mi porgi la guancia per ricevere un mio bacio.
                zionarono sul terrazzino, al coperto dalle intemperie e crebbi rapidamente, traendo nutrimento dal fertile terriccio                                           mi presentano il mondo              Poi il buio.
                e dalle cure amorevoli di Gina. Man mano che aumentavo di volume, venivo spostato in vasi più grandi e diventai
                una piantina succulenta, talmente decorativa da suscitare ammirazione. Giulia sembrava contenta di avere in casa                                               in diversi profumi e colori         Da quel momento ti chiudi come in un bozzolo da cui uscirai soltanto per lasciarci
                                                                                                                                                                                                                   per sempre.
                una Aloe Vera Arborescens dal fascino esotico, finché era sua mamma a prendersene cura. Una volta adulta, diedi                                                e se nell'oscurità scorgo           Mi hai salutata...mamma.
                alla luce pargoletti che, con tutta la delicatezza necessaria, furono piantati in piccoli vasi.                                                                lo scintillio delle lucciole
                Gli anni passavano e mentre Gina invecchiava, diminuivano le attenzioni nei nostri confronti, fino a non sentire                                               danzo con loro
                nemmeno la carezza della sua voce. Intanto crescevamo e prolificavamo, gettando nell’ansia Giulia che non riusciva
                a far fronte alle esigenze di tutte nel poco tempo libero da impegni lavorativi e familiari. Noi ce ne accorgemmo e
                decidemmo di adottare la linea dura, non avevamo alcuna voglia di annichilirci. Diventammo minacciose, puntan-                                                 smarrisco la via                      GINA BONASERA
                                                                                                                                                                               non seguo la rotta
                dole contro la verde mitraglia per la sua incapacità di occuparsi di noi. Ben presto la donna percepì le accuse che le                                         e resto legata...                     SIRIO
                lanciavamo, associandole a quelle di sua madre quando litigava con lei sempre per il solito motivo: non ne condivi-                                                                                  Sirio splendeva luminosa e irraggiungibile.
                deva la fede. D’altronde Gina era vissuta con i principi di un fondamentalismo cattolico, trasmessi da suo padre, nel                                          a questa emozione                     Non una parola, tremanti e ignari del futuro ci avviammo, con lo stesso sentire, ver-
                rigore religioso di un paesino del Sud e quella figlia snaturata da piccola le aveva sempre creato problemi nel dare                                                                                 so la nostra alba.
                confidenze ai ragazzini. Poi se ne andava nelle sezioni degli uomini a fare politica, invece di recarsi nella casa di Dio.                                     di bellezza incessante
                 Indebolita da varie patologie, Gina non poteva attaccare la figlia come una volta, ma l’amore che aveva profuso                                               e fascino scioccante!
                nel curarci e farci crescere in buona salute, era arricchito dalla volontà di inviare un esercito green agguerrito per                                                                                                                            FRANCESCO BRUNETTI
                indurre Giulia alla resa. E noi, con le nostre foglie lunghe, corpose e contornate di spine, ubbidimmo e la mettem-                                            VERONICA BRUNO                                   DANIELA CAPPANARI
                mo con le spalle al muro.                                                                                                                                      ANGOLO DI PARADISO                               SOFFIO?                           LE EMOZIONI CHE CI LEGANO
                                                                                                                                                                                                                                                                  Ridi improvvisa
                Ormai la consideriamo prigioniera della nostra ironica sollecitudine. Non più solo piante ornamentali, vediamo                                                 Sei l’Amore che ho sempre cercato,               mi chiedevi
                nei suoi occhi biasimo, paura, senza alcuna traccia della sua giovanile tracotanza. Nel momento in cui ci innaffia,                                            quei brividi che ho sempre desiderato,           La tua piccola mano               nella stanza e dentro me:
                                                                                                                                                                                                                                                                  riso solare di azalea in fiore
                avverte la nostra sprezzante canzonatura e non capisce che l’unica sua speranza è riposta in un comportamento                                                  con l’ardore vellutato della tua voce            tremava d'emozione                sul balcone di ardesia
                freddo e distaccato. Tutta qui la sua difesa. .                                                                                                                hai scatenato i nostri deliri                    "Soffia, amore!                   della mia infanzia perduta.
                Ma quando arriva un’irresistibile occasione di esercitare il nostro sadismo, assumiamo un atteggiamento che sem-                                               intrecciando i miei e i tuoi respiri.            Ma prima esprimi
                bra cortese, una caricatura della più gioconda ospitalità.                                                                                                                                                      un desiderio.
                E alla fine Giulia dovrà capitolare.      (Maria Perrella)                                                                                                     Disarmata dal tocco delle tue carezze            Nel tuo cuore
                                                                                                                                                                               arresa mi sono al tuo bramarmi,                  Il vento lo porterà
                SILVANA LA PERNA                                                                                                                                               legati da filo di seta rossa                     fino al cielo!"                                   ANTONIO CELANO
                LIBERA                                                                                                                                                         ci inondiamo di baci,                            "Ma a te posso dirlo?"                            LE EMOZIONI
                Colori e brusii frusciano su lontane vie,                                                                                                                      ci sommergiamo di sorrisi.                       "A me sì                                          CHE CI LEGANO
                                                                                                                                                                                                                                                                                  Saro lì
                ombre palpabili senza veli né illusioni                                                                                                                                                                         Ho un cassetto segreto                            ad ammirarti
                son come rughe che gl’inermi volti solcano.                                                                                                                    Mi accarezzi con ogni tuo sguardo,               per i tuoi desideri!"                             Ti spoglierò con
                                                                                                                                                                               delicati ricami disegni sulla tela               Tu ridevi
                Tripudio di fantasie...                                                                                                                                        che si flette nelle nostre anime,                gli occhi di smeraldo                             gli occhi
                                                                                                                                                                                                                                                                                  Bacerò ogni poro
                angeli che scendono                                                                                                                                            accogli l’infinito del mio guardo                Qualche seme                                       della tua pelle
                il cui fulgore l'aria interseca,                                                                                                                               che ti conduce al mio cuore.                     s'impigliava                                      Ne carezzerò
                come soffici piume leggere dalla brezza sospinte                                                                                                                                                                fra i tuoi ricci biondi.
                a noi umani arrivano.                                                                                                                                          Tripudio di emozioni vere                                                                           ogni lembo,
                                                                                                                                                                                                                                                                                  Non trascurerò nulla
                                                                                                                                                                               di tremolanti mani che colgono
                Violini e sogni, gioie e paure                                                                                                                                 l’essenza nostra di passione                   FRANCESCO D'ANGIÒ                                   Piccoli morsi dove posso
                                                                                                                                                                                                                                                                                  I miei brividi
                in stille di pensieri scomposti.                                                                                                                               mista a dolcezza ingovernabile.                LE EMOZIONI CHE CI LEGANO                            saranno tuoi
                                                                                                                                                                                                                              Ci sono cancelli che non voglio aprire
                                                                                                                                                                                                                              come foglie che voglio far risalire,                attraverseranno
                Angeli evanescenti svaniscono e in amorfe figure si trasformano                                                                                                Fragranza mia di donna pervade
                che anche la notte paventano                                                                                                                                   la mente tua del palpabile mio volerti,        come molliche da dare ai piccioni                    il tuo corpo
                                                                                                                                                                                                                                                                                  Fino all’estasi.
                                                                                                                                                                                                                              che non mi fanno sentire triste,
                e cereo il suo volto fa.                                                                                                                                       ansimi del tuo essere uomo rivestono           che non esistono nelle mie tasche.                  Adesso chiudi gli occhi
                                                                                                                                                                               il corpo mio vibrante al loro ascolto.
                L'impeto umano fende e il cuore spacca,                                                                                                                                                                       Ogni passata stagione                               Non pensare
                                                                                                                                                                                                                              è vestita con gambe accavallate
                                                                                                                                                                                                                                                                                  Svuota la mente
                come l'aguzzo orlo d'una pietra ferisce il separarsi da chi ami.                                                                                               Un piccolo angolo di paradiso                  e pomeriggi lunghi                                  Io si
                                                                                                                                                                               dove fondere il mio e il tuo io
                E son gemiti e lacrime inconsolabili.                                                                                                                          nell’immenso giardino profumato                mischiati al sole alto delle finestre,               ci sono.
                                                                                                                                                                                                                              con cantilene senza memoria,
                                                                                                                                                                               della nostra micro-eternità.
                Una goccia, solo una goccia di quiete io bramo                                                                                                                                                                con la frutta fresca nella cesta
                                                                                                                                                                                                                              ed i sentiti omaggi
                ad abolire tutte le ombre                                                                                                                                                                                     alle visioni di pochi,
                prima che altro vento mi scuota.
                                                                                                                                                                                                                              quando volano fin dove

                Il saperti tra le braccia dell’amore m'acquieta...                                                                                                                                                            le risposte restano personali.
                                                                                                                                                                                                                              Toglieteci ogni strumento
                libera,                                                                                                                                                                                                       che possa ferirci,
                libera d'ogni dolore!                                                                                                                                                                                         e noi ci faremo trovare


                Lassù in un angolo di luce dell'infinito                                                                                                                                                                      pronti lo stesso,
                                                                                                                                                                                                                              a farci benedire con la pelle d’argento
                porta con te l'ultimo mio bacio.                                                                                                                                                                              che sostituisce la luna.
                (A mia madre)



                20   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       21
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