Page 106 - RIVISTA AGOSTO 2024
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Cettina La Placa Tumminelli
Riflessione sul valore della gentilezza.
Spesso in questi ultimi anni, mi sono chiesta che fine abbia
fatto quel valore che i miei genitori mi avevano trasmesso
fin da piccola. Parlo del valore della gentilezza. Si, mi rendo
conto che oggi parlare di gentilezza e’ come dare a mangiare
delle perle ai porci.
Sembra che nessuno conosca più il suo intrinseco valore.
La Gentilezza è, infatti, un valore che sembra stia sempre
più scomparendo, mi riferisco ad uno delle tante sfumature
positive del comportamento umano.
Uno tra più importanti.
Eppure, sembra da molti essere stata accantonata nel
dimenticatoio.
Quando qui sopra mi riferisco al comportamento umano,
intendo riferirmi a quel modo di agire e reagire verso oggetti,
persone e verso l’ambiente circostante.
La gentilezza sicuramente è insita in un’azione positiva di
questa reazione.
Questa azione e’ quindi una forma di esternazione conscia o inconscia di grande potenza
dell’individuo o persona, fatta volontariamente involontario, collegato al tipo di personalità
dell’individuo stesso.
Quindi la gentilezza e’ un comportamento che implica garbo, cortesia, empatia rispetto e
benevolenza verso il prossimo.
Certi studiosi come Drummond, Li & Fischer, Malti, Peplak, & Zhang, l’hanno definita come “la
capacità’ di saper trattare noi stessi e gli altri con dolcezza e compassione”. Come tale, essa riflette
una comprensione dell’alto valore, e dell’unicità di ogni vita e della bellezza dell’imperfezione,
oltre a esigere sentimenti di rispetto per tutte le persone come sede di valori.
Saper essere gentili con il prossimo richiede sempre una consapevolezza e conoscenza e capacità
di saper gestire le proprie emozioni e quella degli altri, insieme alle relazioni che ne derivano tra
quest’ultimi, come sostiene o studioso Malti.
La gentilezza è importante perché ’ la stessa una volta messa in atto promuove un benessere
sociale come
l’altruismo e, a sua volta, l’altruismo promuove il sostegno l’aiuto e il volontariato.
Sappiamo benissimo quanto l’aiuto e l’auto aiuto tra i membri di una specie sia fondamentale
per garantirne la loro sopravvivenza.
Inoltre, la possibilità di potersi connettere con gli altri attraverso atti gentili, consente di soddisfare
i bisogni individuali psicologici di base di relazione e appartenenza.
Le persone tramite la pratica della gentilezza si sentono bene e migliorano il loro umore e la loro
autostima.
La gentilezza sembra che arrivi a ridurre anche l’ansia e la paura come sostennero due grandi
studiosi come Rowlands & Curry. Loro hanno dimostrato in base ad alcuni studi, che la gentilezza
ha effetti positivi di benessere psicologico e nel sociale.
I ricercatori dell’Università di Oxford hanno recentemente scoperto che, quando siamo gentili
sia con le persone conosciute e anche con gli sconosciuti, questo comportamento può aumentare
nelle persone i loro livelli di felicità.
Hanno sostenuto che può’ rendere felice le persone solo osservando che gli altri compiono atti
di gentilezza.
106 periodico mensile del gruppo NOIQUI