Page 101 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2023
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sensibile animo umano dell’autrice, dove la scrittura in versi assume un ritmo che scorre sull’orlo dell’esi-
stenzialismo e scandaglia le principali tematiche umane. Una silloge intensa, in cui si giustappongono pen-
UN LIBRO AL sieri, riflessioni, trance de vie, frammenti poetici che scalfiscono l’animo del lettore.
MESE Una raccolta poetica intensa, fatta di parole misurate e versi delicati. Un poetare capace di condurre l’animo
estraneo del lettore nel turbinio di emozioni dell’autrice. Una versificazione coinvolgente ed emozionante,
che porta il lettore a seguire l’errare instancabile dell’autrice alla ricerca di un qualcosa che le permette di
toccare il sublime. Il suo poetare scorre placido, segna lentamente e profondamente il lettore. La magia
della poesia riscatta l’autrice dall’oblio dei tormenti della mente e le permette di affrontare con serenità lo
PREFAZIONE scorrere della vita.
Dimensioni parallele, di Francesca Pati- Dimensioni parallele è una suggestiva e piacevole diffusione di echi, i quali si configurano come forti mes-
tucci, è un’opera poetica che riunisce, non saggi di speranza contro i freni del vivere quotidiano: la paura, la sofferenza, la solitudine, l’imponderabilità,
solo “fisicamente” – nella forma della la limitatezza della condizione umana: “A un passo da un domani ignaro / soggiogato, deriso dalla stolta
scrittura poetica – ma anche, e soprattut- furia / di piccoli uomini / che siamo…Varchiamo quell’uscio / d’illusione e di salvezza / per non morire
to, “simbolicamente” – nella dimensione dentro le nostre asperità /”. Una narrazione capace di creare immagini e rappresentazioni veridiche e susci-
delle suggestioni emotive –, pensieri, pa- tare emozioni come atto di grande potenza creativa, germinando cose palpabili allo spirito e alla mente di
role, inquietudini, nostalgie, tensioni spi- chi predispone la propria anima all’ascolto, al canto dell’universo.
rituali, speranze, seguendo il ritmo dell’a- Dimensioni parallele è arte della parola e della versificazione, pura capacità di creare immagini e suscitare
nima: un filo conduttore comune, che si emozioni. Una sinfonia armonica di frammenti lirici, scie luminose, squarci di luce e di speranza, luce che
dipana lungo l’incedere, e la logica, dei illumina nel buio della vita, in un mondo che presenta spesso ombre, con le quali dobbiamo convivere, ma
sentimenti e dei valori fondativi della vita che abbiamo anche il dovere di illuminare. Ogni poesia della silloge offre uno spiraglio, un motivo che tro-
e della nostra quotidianità, ritmati dal va sempre un fondo di speranza; non c’è mai rassegnazione nei suoi versi, per quanto a volte tristi, oscuri,
trascorrere inesorabile e senza sosta del amari o rabbiosi, mai dimenticano di restare ben ancorati alla gioia di vivere: “Ma volti in avanti / a scoprire
tempo: “La clessidra del tempo / impie- ancora meraviglie / d’origami d’anima, sepolta /…Giammai ci prostreremo / all’oblio dei giorni senza do-
tosa prosegue senza / fermate /… moti mani /” (ABISSI).
irrequieti / più non hanno / bonaccia” Dimensioni parallele è una raccolta poetica politematica e polisemantica, nella quale il verso libero consente
(CAMBIAMENTI CLIMATICI). all’autrice di trattare qualsiasi tema con parole intimamente delicate ma che penetrano la carne e vanno drit-
Scrive col cuore, l’autrice, e mette a nudo te al cuore. La libertà metrica, attraverso cui Francesca esprime i suoi versi poetici, crea una struttura conti-
la sua anima, quasi a volersi porre in stretta “relazione” con i suoi lettori, nei quali, forse, cerca di trovare nua che riproduce il fluire ininterrotto dell’immaginazione e dei sentimenti. Il linguaggio fresco e semplice,
motivi di comprensione verso i suoi diversi stati d’animo, che anelano alla pace interiore, che chiedono ma di grande impatto emotivo, la fluidità del verso, rendono le liriche di piacevole e coinvolgente lettura e
una risposta alle sue domande “irrisolte”: “E l’abbraccio e il bacio / che avrei voluto regalarmi / si con- ritraggono un’autrice ricca interiormente, che arricchisce le sue poesie con la sua grande sensibilità umana, e
gelava, tra le mie inquietudini / nostalgiche /” (A STROZZARE FIATO). Investiga la realtà, Francesca, lo fa con grande eleganza e senza artificiosità. Il suo scrivere è asciutto e diretto, induce alla meditazione. La
partendo dalla propria esperienza di vita, mettendo a nudo la propria coscienza, nella parte più intima e sua poetica disegna immagini, situazioni, e ci rende palpabili le sensazioni. Le liriche, velate spesso di sottile
nascosta, per percorrere vie ideali che segnano l’andare del tempo. Rivela grande ricchezza interiore in malinconia, ruotano attorno alla vita, entro cui si consumano i pensieri, le memorie, le passioni, i desideri,
questa intensa raccolta, che si presenta come specchio della sua anima. i sentimenti. Un intersecarsi di emozioni, di storie, di memorie e soprattutto di sentimenti. Il suo poetare è
Tutta la raccolta poetica è intessuta di una grande umanità, di una grande tensione spirituale, la quale tra- coinvolgente, trepidante di umanità, che rifugge da qualsiasi virtuosismo verbale. La forma è pura, chiara, si
spare da ogni verso e sembra aspirare ad una umanità rinnovata, “umanizzata”, dove la fede e la preghiera lascia leggere tutta d’un fiato. La varietà delle storie cantate ben si accorda con il variare dell’afflato poetico:
esercitano la funzione catartica di placare l’anima, di sollevarla da ogni peso, di colmare i vuoti, di ascol- ora dolce e delicato, ora duro e tagliente. I versi liberi sono scorrevoli, fitti di contenuto, ma anche di im-
tare l’inascoltato, di dare una risposta definitiva ai tanti perché: “Ora t’ascolto / Signore del mio spirito magini belle della natura, come in PRELUDIO INVERNALE: “Zefiri novembrini tra i capelli / ebbrezze
/ Mio Verbo… / Fa’ di me ciò che scrivesti / Redimi il mio grande vuoto / riempi i miei perché / a cui svolazzano nei colori / avvolgenti d’autunno /”.
non ho saputo dare / orecchi né cuore /” (ALL’ALTARE). Una poetica di chiara impronta intimistica, “Per ritrovare un’idea dell’uomo, ossia una vera fonte di energia, bisogna che gli uomini ritrovino il gusto
in cui le parole ed i versi si abbandonano all’impulso emotivo dell’autrice. della contemplazione. La contemplazione è la diga che fa risalire l’acqua nel bacino. Essa permette agli uo-
Anima e vita quotidiana riempiono i versi che compongono le Dimensioni parallele di Francesca Pati- mini di accumulare di nuovo l’energia di cui l’azione li ha privati”. Terminata la lettura di Dimensioni
tucci. Due dimensioni che, in quanto parallele, sembrano non poter mai trovare una convergenza e che, parallele, è venuto alla mia mente questo pensiero espresso da Alberto Moravia nel suo libro
invece, magicamente, trovano un punto d’incontro nel filo sublime della poesia. Perché è proprio dall’a- L’Uomo come fine, in cui ritrovo, per tanti versi, una sintesi della poetica di Francesca Patitucci,
nima che la poesia nasce. Una verità, questa, che si fa nell’autrice capacità di intimo ascolto: ascolto della la quale sembra proporci una pausa di riflessione, un’oasi di silenzio, in mezzo a quel mare, a
propria anima e ascolto dell’anima del mondo, del fluire della vita in tutti i suoi tanti e diversi aspetti. volte quieto a volte burrascoso, che è la vita.
Questo ci dicono le Dimensioni parallele di Francesca Patitucci. Una silloge, corposa e coinvolgente, che
è pura poesia dell’anima e dell’esperienza umana, in cui convergono significati e valori profondi della no- Michele Petullà
stra esistenza. La sua narrazione mette a confronto felicità e sofferenza, inquietudine e nostalgia, libertà Giornalista, sociologo, poeta
e sentimento, amore e passione, memoria ed emozioni, che nell’insieme esaltano il valore della vita. Una
coralità di temi e di significati, di simbologie, che esprimono la ricchezza e le rivelazioni del profondo e
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