Page 3 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2023
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EDITORIALE





 Buone feste    Siamo alla fine di quest'anno, in cui, per un susseguirsi di avvenimenti più o meno importanti,


                ci portiamo ancora dietro segni indelebili. Dolori, preoccupazioni e la poca voglia di comu-


 E quando si fa buio le luminarie corrono frenetiche per le strade.  nicare, hanno lasciato spesso in sospeso diverse faccende.  Abbiamo dato poco spazio a noi

 Si arrampicano sui muri, scendono dagli alberi e poi su fino a formare archi come un cielo   stessi e il tempo lo si è occupato esclusivamente sul lavoro, che sembra essere divenuto una
 illuminato. Un Natale nella forma uguale a tutti gli altri con poche cose riciclate e tante novità   ragione per andare avanti. Con la speranza nel cuore, vorrei lasciare alle spalle tutto ciò che

 accumulate. La guerra a destra e a sinistra, bambini che vengono uccisi dai bombardamenti   mi ha messo da parte; nella vita non basta proseguire dritto se non si vivono emozioni belle.

 dichiarati a tavolino santi, uomini e donne condannate alla fine ultima perché appartenenti a   E allora vi dico: scorre il tempo, lasciamolo scorrere, se ben vissuto.
 un pensiero diverso. Credenti contro miscredenti che si azzuffano per un credo che ha per-                           Graziella De Chiara

 so il vero significato iniziale, e poi le delusioni dei potenziali amici che di colpo si schierano

 dall’altra parte. Donne uccise perché hanno amato o creduto di amare un uomo poi palesa-  Come ogni fine d'anno inizia il countdown delle ore che chiuderanno ciò che è stato e quindi, il
 tosi malato, altra piaga dell’essere umano, eh si, sono oltre 100 le vittime che per un errore di   resoconto di quel che sarà. Beh, per quanto riguarda la mia visione personale, non c’è da stare

 cuore hanno cessato di farci compagnia.  allegri, lo scenario e le prospettive che si palesano sono davvero conturbanti. Le sofferenze e gli
 Passando di palo in frasca neanche la politica sembra avere un buon andamento, come in un   accadimenti ultimi non fanno altro che acuire preoccupazioni e fragilità, in un mondo dove tut-

 gioco in borsa, oscilla tra verità a metà e forzature fatte ingoiare come sacralità intoccabili.   to perde il suo valore, a dare spazio persino alla mercificazione dei sentimenti, quelli puri, che

 Insomma, un presepe animato dove spesso gli attori cambiano ma la mangiatoia resta la stes-  dovrebbero essere ancora il senso della vita stessa. Nel buio totale, però, la voglio intravedere
 sa. Ed è ancora Natale, tra i saluti e le strette di mano, in una città, nei borghi e nei piccoli   una lucina di fede e di speranza, non fosse altro che per i nostri giovani più senzienti e motivati

 paesi, dove ognuno ha il suo clochard da (evitare o aiutare), volgendo lo sguardo al mare,   a gettare i semi per un una rinascita globale e a cogliere ancora emozione a stringere una mano

 nuovo cimitero d’acqua che si fa nemica e ingoia barche e anime, solo perché alcuni sono in   altrui. Siamo sempre portatori del bene, nonostante tutti.
 cerca di libertà, di vita nuova. È Natale nelle case assottigliate nei fiocchi da appendere alle                      Francesca Patitucci

 porte, nei cestini della spesa sempre meno opulenti, lontani dai vecchi ricordi e dai sorrisi a

 cuore aperto. Mancheranno i presenti alla tavola della vigilia e resteranno vuote le sedia al   Cos’è il tempo? Per i distratti è una serie infinita di numeri che si rincorrono, di lancette che
 banchetto della nascita del redentore. Così da posti in piedi si passa a posti vuoti dove non   fanno il giro su un quadrante e pagine di un calendario da strappare. Sappiamo tutti che non

 resta che indirizzare sguardi furtivi per poi lasciarsi colare quella lacrima che non parla ma   è così, eppure in quei numeri e tra quelle lancette ci stiamo dentro. Talmente dentro che il suo

 uccide dentro. Io, in cerca di compagnia mi rifletto allo specchio e rivedo un volto lontano,   scorrere inesorabile di ore e giorni ci mette ansia, perchè non siamo mai "in tempo" per quello
 mi manca anche lui.  che c’è da fare. È sempre tardi e il tempo se n’è già andato. Ma dove è andato? Forse consuma-

 Buone feste amici veri e virtuali, e cerchiamo di sorridere, che a piangere si fa sempre in     to tra appuntamenti mancati, viaggi compiuti o incompiuti, lunghe attese col batticuore, brevi

 tempo.         abbracci e parole non dette. Ma le emozioni differenti che abbiamo provato in 365 giorni non
                possono essere racchiuse tra i numeri del calendario o nel giro delle lancette di un orologio,


 Luciano Zampini  perché esse hanno un loro autonomo fluire che dà il vero senso ai nostri giorni e alle nostre
                notti. Le emozioni non seguono il tempo e non hanno schemi: l'anno che sta per concludersi ce
                lo ha insegnato. Abbiamo pianto e gioito, vissuto incertezze e provato rabbia ... E tutto ciò non

                era previsto nel calendario... Abbiamo provato emozioni. Il tempo senza emozioni non è nulla,

                è come una finestra senza panorama. Quindi l'anno nuovo che sta per affacciarsi sia per tutti
                noi un foglio bianco sul quale scrivere ogni giorno nuove emozioni,  righe di colore differente

                che ci ricordino che gli artefici del tempo siamo noi: abbandoniamo la convinzione che non ci

 Riflettere su 365 giorni di vita passata non è facile e fare una sintesi di tutte le sensazioni, emo-  sia abbastanza tempo per tutto e impariamo a vivere gli attimi, a respirare  la vita, a guardare
 zioni, della carrellata di esperienze, di nostalgiche visioni, di delusioni, di attese, di speranze, di   negli occhi gli altri, ad amare noi stessi e ricordiamoci, soprattutto, di essere "persone" e non

 gioia, di colori...non lo è davvero, salvo per particolari momenti. L'elenco sarebbe quindi infi-  "personaggi"... quelli lasciamoli al cinema e al teatro.

 nito e non potrebbe essere tradotto in poche righe un anno di noi. Mi soffermo su un partico-                   Angela Maria Malatacca
 lare che forse più di altri illumina questi giorni… il cambiamento. Già perchè ciò che lo scorso

 anno è stato, quest' anno non è più lo stesso. La vita cambia e ci cambia, noi ci adeguiamo, ci

 lasciamo cullare dalle novità e talvolta anche se apparentemente migliori, per altri versi avviene
 una diversità che ci lascia un vuoto dentro. Il cambiamento è stato ciò che ha contraddistinto

 questo anno e comunque inevitabilmente è volato via lasciando dietro di sé innumerevoli stato

 d' animo. Un anno che ci ha fatto crescere e migliorare. Le esperienze ci maturano e da quel
 cambiamento apprendiamo. Personalmente ringrazio questo anno che sta finendo, e nella ri-

 cerca di sbocciare continuamente auguro a te che mi stai leggendo di “fiorire” ogni giorno nel

 sorriso più lucente possibile. Grazie 2023!
 Cinzia Bresciani
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