Page 95 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2023
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TRA MITOLOGIA E LEGGENDA  ferdinando caputi

                                                         ma il sentimento generale è uno di quelli che non si dimenticano

 C’ERA UNA VOLTA L’EGITTO                                mai. La dimensione e la ricchezza dei materiali, la perfezione

                                                         dei tagli e dei giunti, l'impareggiabile finitura del sarcofago ovale

 LA PIRAMIDE DI BAKA O BICHERIS (?)                      in granito, l'audacia della struttura e l'altezza pura delle pareti,
                                                         tutto si unisce per comporre questo insieme unico finora”. Nel


 Torniamo ora alle piramidi, sicuramente dopo Chefren vi aspet-  suo diario Barsanti racconta che nel marzo 1903 si verificò un
 tate di trovare la piramide di Menkaura (Micerino), invece no.   avvenimento particolare che costituì un ulteriore enigma per gli

 Forse non tutti sanno che esiste una piramide dimenticata che   archeologi. Scoppiò un intenso temporale che riempì la fossa

 forse in linea dinastica è precedente a quella di Micerino. La   con oltre 3 metri d'acqua, dopo poco, improvvisamente la fossa
 linea di successione di Cheope, IV dinastia, è molto complessa   si svuotò fino ad un metro. Subito si ipotizzò l'esistenza di una

 e, data l'esiguità dei dati conosciuti, nonostante Manetone ed   camera nascosta sotto la fossa ma l'ipotesi non fu mai verificata.

 il Canone Reale di Torino, non è possibile una chiara ricostru-  Barsanti intraprese ulteriori lavori sul sito nel 1911-1912 ma l'avvento della Prima guerra mon-
 zione delle vicende in questione. Tra i successori di Chefren   diale portò tutti gli scavi a una battuta d'arresto, e Barsanti morì nel 1917. In seguito, nessun al-

 parrebbe emergere il maggiore dei suoi figli, Baka, (o Bafra o   tro ha fatto ricerche su questo monumento. La struttura e la forma che avrebbe caratterizzato la
 Bicheris),  il cui nome compare su una statua rinvenuta ad Abu   piramide non è definibile in quanto è presente solo la base che misura 200 × 200 m., stessa cosa

 Rawash e sulle rocce dello Uadi Hammamat. Il Canone Reale,   per le dimensioni e la pendenza pianificate che non possono essere valutate. La parte ipogea

 nella parte riguardante la IV dinastia, è molto danneggiato e   consiste in un corridoio a forma di T con asse sud-nord mentre la camera è orientata est-ovest.
 lascia il posto per uno, (o due), sovrani. Manetone cita un Bi-  Una ripida scalinata porta ad un breve corridoio orizzontale dal quale si accede alla camera. A

 cheris al quale attribuisce un regno che appare decisamente ec-  metà percorso la scala è interrotta da una superficie orizzontale il cui scopo è sconosciuto. Le

 cessivo. Comunque, non si conosce nulla di più sull'eventuale suo regno. Per quanto riguarda   pareti sono lisce e non sono mai state ricoperte di pietre e la camera non è mai stata completa-
 il suo complesso funerario sono state avanzate ipotesi che Baka, (Bicheris), abbia scelto per la   ta, solo il pavimento era finito e costituito da massicci blocchi di granito rosa, ciascuno lungo

 sua tomba la località di Zawijet el-Aryan quasi 4,5 km a sud-est di Giza. Ad ovest della città,   4,5 m, alto 2,5 m e largo 1,5 m del peso di circa 100 tonnellate. In più c’è un blocco di granito

 nell'area desertica, si trova la necropoli nota con lo stesso nome, all'interno della quale sono   di proporzioni gigantesche che gli studiosi non riescono a spiegarsi come sia stato possibile
 presenti i resti di due piramidi, una di esse, a gradini, è conosciuta come “piramide a strati"   trasportarlo all’interno della struttura. Nella parete occidentale della fossa è stato rinvenuto un

 attribuita dagli egittologi al faraone Khaba della III dinastia (che abbiamo già trattato). L'altra,   curioso sarcofago di forma ovale in granito rosa probabilmente ricavato da uno dei blocchi di

 incompiuta o distrutta, sono rimaste solo le fondamenta, è ufficialmente chiamata “Piramide   fondazione. Il sarcofago fu rinvenuto con il coperchio sigillato, Barsanti, che lo aprì non trovò
 del Nord” o incompiuta e viene datata tradizionalmente verso la metà della IV dinastia, (2613-  nessuna mummia all’interno ma solo piccole tracce di una sostanza sconosciuta che sfortunata-

 2494 a.C.). Non è possibile attribuire la proprietà ad uno specifico sovrano anche se, molti   mente non fu mai esaminata e purtroppo se ne sono perse le tracce. Sicuramente, date le sue di-

 egittologi, fra cui Miroslav Verner, sono propensi a pensare che si tratterebbe proprio del   mensioni, (3,15 x 2,22 x 1,5 m di profondità), deve essere stato introdotto nella camera durante
 faraone Baka, (il Bicheris di Manetone), Wolfgang Helck ed altri non sono d'accordo e riten-  la costruzione delle fondazioni poiché è più grande del passaggio che conduce alla camera. Nel

 gono improbabile questa attribuzione. Sta di fatto che le opinioni in merito all'attribuzione ad   1954, fu concesso di utilizzare il sito come set per le riprese del film epico “Land of Pharaohs”.

 uno specifico faraone di questa piramide sono molto discor-  Il paesaggio di Zawyet El Aryan sembrava essere il luogo perfetto e la piramide incompiuta di
 di. Secondo alcuni la sua costruzione sarebbe databile alla III   Baka venne scelta come sfondo per il film. Di conseguenza, la fossa e l'ambiente circostante

 dinastia ed il possessore sarebbe il faraone Nebka.  Secondo   furono liberati dalla sabbia e dalle macerie che avevano ricoperto l'area degli scavi di Barsanti.

 Lauer sarebbe da collocare in un periodo che sta tra Snefru   Dopo quella parentesi più nessuno si è interessato a quell'area ed ormai non è più possibile
 e Menkaura, in questo trova concordi Maragioglio e Rinaldi   effettuare ulteriori approfondimenti poiché dal 1964 la piramide di Baka si trova all'interno di

 che però l'attribuiscono a Baufre o Djedefhor, altri figli di   un'area militare ristretta ad accesso vietato di conseguenza non sono consentiti scavi. Oggi la
 Cheope. Stadelmann concorda sull'epoca della costruzione   necropoli che circonda la piramide è interamente occupata da

 attribuendola al figlio di Chefren Baka. Il primo ad esplorare   installazioni militari e la fossa è usata come discarica locale,

 il sito fu il tedesco Karl Richard Lepsius durante le sue cam-  completamente sommersa dall’immondizia e probabilmente
 pagne dal 1842 al 1846, Lepsius esplorò il pozzo principale e   è stata rovinata per sempre. Le autorità egiziane, ma soprat-

 i suoi dintorni annotandola nella sua lista pionieristica come “Pyramid XIII”. Fu poi l'italiano   tutto i dirigenti del Ministero delle Antichità non hanno pre-

 Alessandro Barsanti nel 1900-1904 ad esplorarla in modo più approfondito. Quando l'allora   so posizione. Su disposizione delle autorità militari questi siti
 Direttore Generale dello S.C.A. Gaston Maspero visionò gli scavi di Barsanti rimase stupefat-  archeologici sono stati chiusi, nello specifico per la piramide

 to dalle dimensioni monumentali della costruzione e dei blocchi che la compongono. Il suo   di Baka è stato concesso il permesso di trasformarla in disca-

 rapporto originale, in francese, contiene descrizioni dei corridoi sotterranei e di un'enorme   rica (sic!).
 fossa, (la camera funeraria?), orientata est-ovest ubicata al centro della costruzione incom-

 piuta sul cui fondo giacciono enormi blocchi di granito e calcare a formare le fondamenta.

 Maspero aggiunge: “spero che i migliori informati tra i turisti verranno ad ammirare questo
 monumento, il piacere che vivranno durante questo viaggio vale le due o tre ore necessa-

 rie....... l'immensità del compito intrapreso dagli egiziani......è notevole e fuori dall'ordinario,





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