Page 70 - RIVISTA NOIQUI SETTEMBRE 2023
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NALI EssE
APPUNTI DI VIAGGIO
Amo viaggiare e conoscere toccando con mano realtà sconosciute, soppesarle, annusarle,
viverle, fissare nella mente luoghi, immagini, ambienti; provare emozioni, e supportata dalla
curiosità sorprendermi per ogni piccola, meravigliosa cosa e goderne appieno.
Ed ogni volta avviene il miracolo, la simbiosi totale con l'ambiente, la partecipazione assoluta
mentale ed emozionale, l'ansia del tempo tiranno che non lascia spazio all'assimilazione, co-
gliere gli attimi e memorizzarli per poi ripercorrerli nei momenti di tranquillità e riposo, nelle
silenziose ore notturne, momenti di riflessione, a volte magici, altri malinconici, altri ancora
di rabbia impotente.
Mai mi è successo, però, di non trovare le parole adatte per descrivere ciò che ho dentro...ciò
che queste esperienze mi hanno donato, in fatto di immagini, suoni, profumi, sensazioni ed
emozioni.
Ed un giorno ho avuto l’opportunità di conoscere, vivere, toccare con mano una realtà di cui
avevo sentito parlare durante la mia giovinezza, relativamente ad una guerra assurda e feroce,
senza logica, come tutte le guerre...parole studiate sui libri di storia, cause e conseguenze ana-
lizzate da diverse angolazioni e punti di vista...
La realtà è quella di un popolo dolce, cordiale...immensamente povero, di una povertà assur-
da, che stride con la ricchezza di un paesaggio stupendo, meraviglioso...molti luoghi sono stati
dichiarati dall'UNESCO patrimonio dell'umanità...risaie di un colore smeraldino che si di-
stendono a perdita d'occhio, il verde più scuro della giungla interrotto da cascate, fiumi e laghi,
acque dappertutto...e la popolazione non ha l'acqua potabile...nei villaggi delle tribù manca
una rete idrica e l'energia elettrica, vivono in palafitte composte da un'unica stanza, in sim-
biosi con la natura e gli animali...e i bimbi...nudi, o se fortunati, vestiti di stracci...i loro occhi
non li scorderò mai, velati di una tristezza infinita eppure sempre pronti a regalare un sorri-
so, senza nulla chiedere...così piccoli eppure dotati
di grande dignità...hanno bisogno di tutto...o forse
siamo noi che pensiamo questo, abituati al nostro
consumismo sfrenato, al sovrappiù, non lo so...il
quesito mi martella dentro, ma non oso rispon-
dere! Abbiamo distrutto intere civiltà noi popoli
"evoluti", pensando di adempiere ad una missione
umanitaria!
Avevo con me delle penne, delle matite colorate,
ne ho fatto dono ai bambini...quanta felicità è ba-
lenata per un attimo nei loro occhi meravigliati!
Un bimbetto, poco più alto di un soldo di cacio,
pochi minuti dopo aver ricevuto la sua matita, mi
ha rincorso, in mano aveva un pezzetto di carta su-
dicio, che mi porgeva...mi aveva fatto un disegno...,
mai nella mia vita ho ricevuto dono più prezioso!
Ed ora sono qui, la mente e il cuore colmi di emo-
zioni che non voglio si attenuino, voglio mante-
nerle vive, ogni giorno voglio ripetere a me stessa
che sono nata fortunata, che le mie lamentele esi-
stenziali sono un insulto nei confronti di chi non
ha nulla, neppure un'aspettativa e riesce a regalarti
un sorriso e quel poco che ha...
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