Page 84 - RIVISTA OTTOBRE 2024
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Mattia Preti: Il Genio Barocco della Pittura
Mattia Preti, conosciuto anche come il “Cavalier Calabrese”, è uno dei più grandi pittori del
Barocco italiano. La sua carriera eccezionale, che abbraccia una vasta gamma di stili e soggetti,
ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte.
Mattia Preti nacque nel 1613 a Taverna, in Calabria, una regione del sud Italia nota per la sua
ricca tradizione artistica. Dopo aver ricevuto una formazione artistica locale, si trasferì a Roma
all’età di diciassette anni per studiare presso l’Accademia di San Luca. Qui venne influenzato dai
grandi maestri barocchi dell’epoca, come Caravaggio e il Carracci, che lo ispirarono nella ricerca
di espressione artistica.
La carriera di Preti fu eccezionale prolifica e variegata. Dopo i primi successi a Roma, si trasferì a
Napoli nel 1653, dove divenne uno dei pittori più richiesti della città. La sua abilità nel manipolare
la luce e nell’esprimere drammaticità emotiva lo distinse come uno dei principali esponenti del
tenebrismo, uno stile pittorico caratterizzato da forti contrasti tra luce e ombra. Preti lavorò
anche a Malta, Dove divenne famoso per le sue opere sacre e i suoi affreschi, che decorano
ancora oggi numerose chiese dell’isola.
Lo stile pittorico di Mattia Preti è caratterizzato da una straordinaria maestria tecnica e da una
profonda espressività emotiva. Le sue opere spaziano da dipinti religiosi a opere di genere
storico e ritratti, tutti caratterizzati da una forte carica drammatica e una notevole attenzione ai
dettagli. Tra le sue opere più celebri vi sono “San Giovanni Battista” conservato presso il Museo
nazionale di Capodimonte Napoli e “Il Martirio di San Lorenzo” nella chiesa di San Lorenzo a
Birgu-Malta.
L’opera “San Giovanni Battista” è uno dei capolavori più celebri del pittore barocco italiano.
Questo dipinto, ricco di simbolismo e drammaticità, cattura l’essenza del santo e il suo
messaggio di penitenza e redenzione.
La figura di San Giovanni Battista ha un ruolo di grande importanza nella tradizione cristiana,
essendo considerato il precursore di Gesù Cristo e il profeta che annunciò la sua venuta. Nel
dipinto di Preti, San Giovanni è rappresentato nel deserto, vestito di pelli di cammello e con un
bastone crociato, simboli della sua vita ascetica
e del suo ruolo di predicatore penitente. La scena si svolge in un paesaggio desolato, sottolineando
la solitudine e la contemplazione del santo.
Preti utilizza una serie di simboli e dettagli iconografici per comunicare il messaggio spirituale e
religioso dell’opera. La figura di San Giovanni, illuminata da una luce divina proveniente dall’alto,
rappresenta la sua missione di portare la luce della verità e della redenzione al mondo. Il gesto
della mano, che indica il cielo, simboleggia la sua vocazione profetica e la sua connessione con
il divino. Alcuni dettagli, come il libro aperto e il gregge di pecore ai suoi piedi, alludono al suo
ruolo di guida spirituale e pastore delle anime.
La tecnica pittorica straordinariamente maestosa e drammatica, caratterizzata da forti contrasti
di luce e ombra e da una resa realistica dei dettagli. La sua abilità nel manipolare la luce e nel
creare effetti di chiaroscuro conferisce all’opera una profondità emotiva e una sensazione di
sacralità. La figura di San Giovanni emerge con forza dallo sfondo scuro, attirando l’attenzione
dello spettatore e
trasmettendo una sensazione di potenza spirituale e divina.
“San Giovanni Battista” di Mattia Preti rimane un’icona della pittura religiosa barocca, celebrata
per la sua bellezza e la sua profondità spirituale. L’opera continua a ispirare e a commuovere i
fedeli e gli appassionati d’arte, offrendo una visione straordinaria della figura di San Giovanni e
del suo messaggio di speranza e redenzione. Attraverso la sua tecnica magistrale e il suo potente
simbolismo,
Preti cattura l’essenza della fede e invita gli osservatori a riflettere sulla loro relazione con il
divino e con il mondo che li circonda.
84 periodico mensile del gruppo NOIQUI