L’UTOPÍA DEI POETI MALEDETTI

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L’UTOPÍA DEI POETI MALEDETTI

17/06/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

L'UTOPÍA DEI POETI MALEDETTI

L’UTOPÍA DEI POETI MALEDETTI
Come vetro che taglia
un mondo già squarciato
passa il tempo tiranno
tra i ruderi anneriti
di terre distrutte.
Tra le rovine passa
leggendo distrattamente
le mani sudate degli ultimi
e ignora imperterrito
le linee della loro vita.
Passi avanzano stanchi…
anàbasi incerta senza meta alcuna.
Come sono chiusi i cieli
ingrigiti dall’indifferenza!
Prestami dunque le tue ali Angelo mio
che le mie le han spezzate!
Prestamene almeno una
e spianiamo abbracciati i solchi
nello spazio del mistero.
Tornerá azzurro l’immenso
e consolerà la sofferente umanità,
fiamme danzanti scandiranno il tempo
e d’amor rosa tutto sarà dipinto,
morbidi baci saran le nuvole d’ovatta.
L’utopìa dei poeti maledetti…
sogni impossibili scolpiti dal vento,
contro alte mura
rimbalzano i loro versi
e si dileguano imperterriti
tra le fumose nebbie.
Fiotti d’effimera speranza
nelle vene come ardente fiamma
che un vento violento poi spegne
lasciando solo cenere.
È più forte del pianto
il dolore del mondo,
scava nei cuori e trema
tra le ciglia di bimbi addormentati.
Come rose nere le menti degli empi,
spargon veleni tra campi di rose rosse
carpendo tutto il vermiglio dai petali sparsi,
imperlati di rugiada salata.
S.LP

✍️ Scritta da: Silvana la Perna
📝 Pubblicata da: Luciano Zampini

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Luciano Zampini

informatico, da molti anni poeta, felicemente nonno di due splendide anime

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