Papaveri
08/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento


Li ho raccolti nei meriggi assolati
accecata da un rosso baluginio
che pur nella notte
m’aprivano la strada al conforto.
Il ricordo dirompente schiaccia
il mio petto
a voler tornar bimba e innocente
l’essenziale calice mi stordiva
e or li amo ancor di più
Un semplice desio… il mio.
Nascono tra rovi e sterpaglie
a reclamare vita, prepotenti
s’insinuano negli agi e nel clamore
di brama e trofei da mostrare
non hanno necessità.
Assiepo a quel purpureo campo
della gioventù l’allegria
che attende impaziente
senza pretese… un sogno fugace.
T’ho donato un papavero
in pegno d’amore
la mia essenza, d’orgoglio
scevra, una lusinga che accoglie
della triste memoria l’emblema
per farne dono a te
che mi reclami… oggi come ieri
e ancor domani, al profumo
inodore d’un esile fiore dischiuso
sulle dune d’un deserto.
Francesca Patitucci
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