Autore: Franco Carta

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Odissea

21/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

Odissea

Ho una vocazione per i naufragi.

Lascio che il canto della sirena mi guidi.

Sono il capitano

di una nave fantasma,

ancorata in fondo al mare,

tra sale e alghe.

Un cattivo presagio.

Ho una vocazione per i naufragi, salpare per l’isola di Eèa

al solo scopo di scambiare carezze con la maga mitologica,

fare l’amore

come se fosse poesia,

spezzare un verso qui,

una carezza là.

Ho una vocazione al danno, perdere la rotta,

marinaio errante

alla deriva del destino.

Recitare la satira

con ninfe sfrenate.

Ho una vocazione alla rovina,

ma se la sirena chiama

lascio tutto e parto.

Mi butto tra le tue braccia mare:

morire così è un privilegio.

“E naufragar m’è dolce in questo mare”

 

© Franco Carta

 

Immagine: Il ritorno di Ulisse di Giorgio de Chirico

✍️ Scritta da: Franco Carta
📝 Pubblicata da: Franco Carta

Garofani

12/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

Garofani

Sulle sponde di quelle strade cristalline, sotto un rosso risveglio di nostalgia, qualunque fosse quel ricordo volevo il silenzio per chiederti di restare.
Portavo i bagagli sulle spalle, un turbinio di cose che ricamavo sulle strade, mentre le cuciture che mi facevano male ai piedi resistevano ancora alle mie impronte.
Volevo essere la casa dei miei sogni, rendere l’estate un segno di pioggia passeggera.
Tuttavia, quel pomeriggio, raccolsi il mio petto nel fogliame, ricamai sotto le mie parole il rosario di rose, senza sentire in quale momento le piangevo, alzai lo sguardo;
assistendo al vuoto della tua assenza.
L’incompletezza residente nell’infanzia è finita la sera di infiniti garofani dopo la pioggia, come se la vita fosse l’affetto di lettere impassibili, e vivere fosse ancora una questione di donazione, attraverso la quale consegnavo la mia verità.
Qualunque fosse il tuo ricordo, mentre percorrevo la strada, per un solo istante, il mio cuore non riuscì a contenere l’attesa manifestazione delle lacrime.
Mentre la madre non guardò dicendo che le parole avevano ucciso l’anima, che morirò per l’assenza di parola, che un ti amo non significasse quasi nulla.
Forse era vero… E la verità, quando non viene detta, diventa presto un’omissione.

Ti amavo, babbo

© Franco Carta

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✍️ Pubblicata da Franco Carta

Sono nato in Sardegna

02/05/2025 | pubblicazioni_poesie | Nessun commento

Sono nato in Sardegna

Sono nato in Sardegna,

sono nato di brezza e di spuma

sono nato di sale,

in quel punto indeciso

che sposa la terra e il mare,

lì è la mia casa

fatta di granito e di vento

levigata dal tempo.

Sono nato di fronde e d’uccelli,

sono nato di ali,

nel passo innevato del monte.

Sono nato di canti

sono nato di carne

un perfetto imperfetto

che profuma di cisto,

che profuma di mirto,

scintilla di Dio

impastato dall’odore d’amore.

©️ Franco Carta

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✍️ Pubblicata da Franco Carta