Page 46 - RIVISTA NOIQUI AGOSTO 2021
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MARIA gRAZIA MARRuCCI
DIARIO DI BORDO
Sono chiusa nella mia cabina. Sento il ronzio del motore, un po' lontano ma so che è
sotto i miei piedi. Non sono nudi, ma percepisco il calore di
quelle sottostanti, come le voci della gente. Non mi arrivano
le parole, ma il brusio mi fa compagnia. Mi capita di guardare
fuori dall'oblò, che piccolo mi concede poca luce e poco pa-
norama. C'è calma tra le onde, senza schiuma e l'acqua non
sembra salata, tanto che è limpida. In questi giorni il sole si
è fatto lucente, direi allegro, come se niente lo infastidisse,
come se fosse libero da ogni impedimento. Anche la pioggia
è caduta dritta in queste giornate diverse, come se i venti si
fossero calmati da tempo. Spesso sento vociare con passione
il richiamo dei gabbiani che hanno ascoltato il calore prima-
verile e l'amore. Sono canti strillati ad alta voce senza indugio,
come la natura gli insegna. Si abbracciano in volo come se si
scontrassero per rabbia, ma invece si schivano volutamente
intrecciandosi poi, in una danza leggera. Si chiamano per abbracciarsi, per stringersi in
un attimo. Sanno che lo possono fare senza sbattersi a terra, senza farsi male, senza pe-
ricolo. L'aria tiepida li accompagna in volo, li fa volteggiare tenendoli lontano da tutto.
L'alba si desta in uno sbadiglio senza fretta, che di ore ce n'è abbastanza da riempire.
Si veste con calma del giorno, vuoto di premura. Si muove tutto con estrema pigrizia,
come se la vita non avesse ore da smaltire, che di oro si tinge di abitudini. I profumi
dell'inizio, appagano i sensi con l'aroma arabica di un caffè colorato, biscotti ritrovati
in un altro sapore. Di pane tiepido e scricchioloso, di focacce al rosmarino e salvia. Di
pranzi intingolati da sughi fatti con pazienza, di contorni inventati sul momento, di vino
inebriante che annulla lo sgomento. Di sere lente, silenziose, che sussurrano la pace, bu-
giarda. Come bugiardo è il silenzio che grida aiuto, di essere infranto da rumori vecchi,
lasciati. Ma l'aria respira in questo frangente, di cose solo naturali, liberi da frastuoni
inutili, creati dalla impaziente follia, dalla frenetica maniacalità. Il cielo si riposa e crea
sul momento, i colori e le sfumature senza intrusioni, che solo le ali di piume lo possono
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periodico mensile del gruppo NOIQUI