Page 67 - RIVISTA NOIQUI AGOSTO 2023
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E auRELIO AcETO
S BREVISSIMO MONOLOGO TEATRALE
S Titolo: A parte, Mio padre aveva i denti buoni.
A mio padre,
E che ha fatto del suo meglio.
R (attore): Sempre.
E Mio padre ha vissuto in campagna per tutta la sua giovinezza.
(attore con voce alterata):
Una volta fui morso da un cane, fu allora che seppi dei molossi e di quelli a mascella lunga.
N Campagna... detto ora, questo termine, ci si immagina una campagna di fiori, prati e siepi e
cagnolini. Qualcosa di molto bello ma di una bellezza... artificiale.
O Una persona, da me ribattezzata Ucciardone, si occupava all'estero di lucidatura di auto.
N E invece no, si tratta di quella campagna vera, originale, di terra arida e anche di fango! Di
vigneti, fichi, ulivi e rape e vacche!
Il sudest asiatico, le Filippine, le Indie... sono bei posti, primo o poi dovrò andarci.
All'età di 20 anni mio padre partì per il militare, a Lecco. Un lontano nord. Nel 1955 sette-
A cento chilometri sono settemila!
Alle medie c'ho messo del tempo per capire cosa fossero la settimana bianca e la paghetta
P settimanale.
P Lì vide per la prima volta, mio padre, una noce di cocco. Attenzione, quella che sto raccon-
tando è storia vera... non farlocca!
A Faccio fatica a trattenere il fiato, mi manca l'aria!
La vide presso un qualche mercato della frutta, immagino, non credo in caserma, no... fi-
R guriamoci! Non sapeva cosa fosse ma seppe che si mangiava. Già… ma come si mangiava?
I Mmh, non lo sapeva.
Da piccolo mi dicevo di avere qualcosa di grande, dentro di me, ed era vero... è il bambino picco
R lo!
Mio padre ha sempre avuto i denti buoni, per tutta la vita, e poca pazienza in questione di
E cibo!
Dalle mie parti le vocali finali delle parole hanno un buon sapore, vengono mangiate!
La campagna del mezzadro produce sì, i suoi prodotti, ma i prodotti non sono interamente
del mezzadro, che resta con la fame eliminata soltanto per un terzo.
E acuita... dal disinganno!
Ho sempre creduto nella sfericità della terra, poi ho incontrato i terrapiattisti... beh, adesso so
che è tonda!
Raccontava, mio padre, in dialetto e decine di anni dopo, che la noce di cocco "l'avev'allu-
cintite”!
Ucciardone lucida bene, le auto! Così mi dissero alcuni.
Ora, è possibile rendere lucida una pelosa noce di cocco con il lavorio costante dei denti?
Prima che mio padre arrivasse a Lecco, no. Poi... poi, sì, si seppe che era possibile.
Da piccolo avevo due mani e un cervello, da grande un cervello e due mani.
L'ignoranza può limitare parecchie cose, nella vita, ma se si hanno denti buoni... beh, puoi
mordere.
Fino a una età avanzata ho scritto cavoletti di Bruxelles... Brussel, con due esse!
E col mordere, nuove possibilità si aprono lungo il cammino... anche per quanto riguarda la
comprensione di ciò che non si conosce.
Aurelio Aceto
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