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E
S TI VOGLIO che t’illumina il seno.
La sentivo così,
S come un vago respiro, Apri gli occhi, sorridi,
e m’arrivava, lieve,
quel sorriso è un invito,
E quella musica stanca, e il rosa tuo corallo
come d’acqua sorgiva
sento che pulsa è freme.
che s’accompagna al vento,
R come grano che freme Sono verdi i tuoi occhi,
al taglio della falce.
un brillio di smeraldi,
e in te mi perdo ancora,
E E lesta si dipana nella tenera carne
che s’è fatta di fuoco,
La matassa del sonno,
quando l’alba ti trova nell’afrore di donna
calda tra le lenzuola, come mosto nel tino,
e sei oro sul lino, che m’attrae, mi consuma.
N alabastro prezioso, Alto è il sole a Levante,
in questa mezza luce
O che t’indora la pelle. filtra a stento le tende,
ci disegna sul fondo
Ti respiro e ti voglio.
riportandoci al mondo.
N Nella luce di perla,
filtra un raggio di sole
GIUSEPPE PIPPO GUARANA
A LADRO D’AMORE
P Ho affidato alla mente
Consonanti e vocali
P Per cercare l’amore
Nei miei pensieri,
A ho letto le storie
di mille scrittori
per sapere accarezzare
R i tuoi sospiri,
ho chiesto ai miei sogni
I di farmi poeta
per leccare il nettare
dei tuoi baci sensuali,
R ho sfogliato negli archivi
le storie più belle
per allungare gli amplessi
E e il desiderio di te.
SALVATORE CUTRUPI
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periodico mensile del gruppo NOI