Page 107 - RIVISTA NOIQUI APRILE 2023
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Da Annecy percorrendo circa cinquanta chilometri si raggiunge Ginevra, in Svizzera. A pri-  ro, l'attuale Mauriziano. Secondo alcune fonti dell’epoca la vita in monastero non si svolse real-

 ma vista potrebbe sembrare che questa città sia avulsa da qualsiasi legame con la storia di   mente in odore di santità: grida di fanciulle squarciavano le orecchie dei popolani nel cuore della

 Casa Savoia, ma, seppur esile, il legame esiste: basti pensare a Maria Josè, la regina di maggio,   notte. Tutto ciò, probabilmente, era frutto delle maldicenze di coloro che, esclusi dalla corte,
 l’ultima regina d’Italia, moglie di Umberto II di Savoia che, con la proclamazione della Re-  solevano immaginare ogni sorta di atrocità in un luogo così isolato e austero.

 pubblica, si vide costretta a trasferirsi fuori dell’Italia. Mentre il marito si trasferì a Cascais in   Nel 1439, dal concilio di Basilea, fu eletto Papa (antipapa) col nome di Felice V (a Roma c’era il

 Portogallo, Maria Josè, come residenza, scelse il castello di Merlinge in Svizzera, poco distante   Papa Eugenio IV), ma non restò in carica a lungo, si dimise ottenendo per sé e per la sua fami-
 da Ginevra.   glia non pochi privilegi. Fu sepolto a Ripaglia nel 1451, dove si dice che la salma facesse miracoli

               e il luogo divenne meta di pellegrinaggi. Ai tempi di Francesco di Sales il castello divenne un

 Due sono i simboli della cit-  convento cistercense, con la Rivoluzione francese fu ceduto a un generale, negli anni successivi
 tà: la fontana il cui getto (Jet   cadde in rovina. La forma attuale gli è stata conferita dopo un restauro del 1892.

 d'eau) può raggiungere i 140   Prima di concludere i brevi cenni storici su Amedeo VIII merita soffermarsi sugli Statuta Sa-

 metri di altezza, situata  nel   baudiae che egli promulgò nel castello di Chambery nel 1430. A dispetto del suo essere timorato
 bel mezzo del lago di Gine-  di Dio, delle sue meditazioni, preghiere e ritiri spirituali, Amedeo VIII fu l’anticipatore dell’an-

 vra, detto  anche  di  Lemano,   tisemitismo. Infatti, gli Statuta, oltre a recare norme civili, penali e amministrative, contengono
 alimentato dal fiume Rodano   due disposizioni contro gli ebrei:

 e la Cattedrale di Saint-Pierre,   -   l'obbligo per ebrei di abitare in luogo separato dai cristiani dal quale non possano uscire di notte, salvo casi

 monumento-  simbolo della   eccezionali.
 città.        -      l'obbligo per agli Ebrei, dopo il compimento del settimo anno, di portare, cucito sulla spalla sinistra, un

               contrassegno di panno con il simbolo di una ruota bianca e rossa.

 La basilica fu costruita nel 1160 sul posto in cui erano situati due templi romani e una chiesa
 paleocristiana (è ancora possibile visitare questi scavi che si trovano sotto la cattedrale, nel

 "Site Archeologique"). A questo proposito occorre sottolineare che Ginevra, nata nel II seco-

 lo a.C. come insediamento celtico e passata nel 220 a.C. nelle mani dei romani, nel 1532 d.C.   Castello di Ripaille
 divenne il fulcro del movimento internazionale della Riforma protestante (infatti Ginevra è

 altresì chiamata "la Roma della Riforma"). Infine, dopo essere stata annessa alla Francia sotto

 l'età napoleonica, nel 1815 entrò a far parte del ventiduesimo cantone della Confederazione
 elvetica.

 La città consta di due parti: una più antica, situata in collina, fatta di viuzze e belle fontane,   Attraverso  la suggestiva Route  des

 che si snoda da Place de la Fontane e una più moderna, in piano, caratterizzata da grandi ma-  Grand  Alpes giungiamo al traforo  del
 gazzini, sfarzose orologerie, banche prestigiose e invitanti cioccolaterie.             Monte Bianco e da qui in Italia dove si

                                                                                         conclude questo excursus sulla Casa Sa-

                                                                                         voia.

 Thonon-Les-Bains Situata sulla riva meridionale del lago di Gi-

 nevra, questa cittadina francese dell’Alta Savoia si snoda in un   In calce mi piace riportare una piccola curiosità sull’origine dei savoiardi

 intrico di strade strette, caotiche e congestionate dal traffico.
 Trovare un parcheggio nelle ore di punta diventa impresa ar-  Questi biscotti furono preparati per la prima volta nel tardo Medioevo (XV sec), alla corte dei

 dua. Una accozzaglia di stili caratterizza gli edifici, addossati gli   Duchi di Savoia, per un fastoso pranzo in onore dell’eccezionale visita del re di Francia.
 uni agli altri in una babele architettonica e di colori.  In seguito al successo ottenuto nel memorabile banchetto, questi biscotti, ai quali si dette il

 L’unica piazza di più ampio respiro è La Place du Chateau, al   nome di ‘savoiardi’, vennero adottati ufficialmente dalla Reale Casa di Piemonte.

 centro della cittadina, dal cui belvedere si apre una bella vista
 sul lago sottostante, raggiungibile, oltre che in auto, anche con

 la funivia (in 15 min.).

 A circa 1 chilometro dal centro, nella parte bassa della città,
 sulla riva del lago sorge l’edificio più



 interessante di Thonon: il Castello di Ripaille, soggiorno prediletto dai Savoia dal ‘300 in poi.
 Amedeo VIII detto il Pacifico, ma pare che poi non lo fosse affatto, nel 1434 dopo aver no-

 minato il figlio luogotenente generale si ritirò a Ripaglia (nome italiano di Ripaille), una sorta

 di monastero di corte, seguito da alcuni suoi più fedeli e migliori cavalieri, per condurvi una
 vita di preghiera, di meditazione e di penitenza e per prepararsi alla santità. A Ripaglia fondò

 l'ordine militare di san Maurizio, che diventerà in seguito l'ordine dei santi Maurizio e Lazza-





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