Page 25 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2023
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annalisa Potenza  rita nappi



                                        L’anziana donna vestita di nero

 CREAZIONISMO PER UNA NUOVA ERA: UN MOVIMENTO LETTERARIO E AR-

 TISTICO CHE INSEGNA A CREARE DAL CUORE
               Unico  personaggio femminile  del carnevale sardo, maschera  caratteristica  Ottanese,  è la

 Nel periodo storico che stiamo vivendo, particolarmente delicato per le sorti dell’umanità   Filonzana, che ricorda molto le moire greche e le parche romane, considerazione dovuta anche

 e del pianeta, il sentire delle persone più sensibili e responsabili diventa così forte da “gri-  alle reciproche influenze che le civiltà hanno avuto negli anni della civiltà nuragica e successiva.
 dare” la necessità del cambiamento.  Ottana, Otzana  in sardo,  è un piccolo  comune  della provincia di Nuoro  in Sardegna,

 Di fronte al consumarsi quotidiano di guerre e violenze (compresa quella contro la Natu-  caratterizzato da monumenti e luoghi di interesse. Il suo carnevale è una delle ricorrenze più

 ra), urgono adeguate modalità per fronteggiare la crisi.  attese dalla popolazione che partecipa attivamente a partire dalla sera del 16 gennaio, dedicato
 Alcuni scrittori e artisti provenienti da ogni parte d’Italia, nell’estate del 2022 si riuniscono,   a Sant’Antonio Abate. Alla base del carnevale di Ottana c’è la rappresentazione della vita

 per iniziativa di Annalisa Potenza, prof.ssa e scrittrice di Pescara, in un gruppo whatsapp al   contadina che  si  intreccia  con gli  antichi riti in onore di  Dioniso,  un dio che  ogni anno

 fine di condividere e sviluppare nuove idee e proposte. Il gruppo evolve in un Movimento   rinasce a primavera risvegliando la terra e la vegetazione. Veniva infatti celebrato con danze e
 specifico chiamato Creazionismo per una nuova era. Scrittori e artisti decidono di scrivere   riti propiziatori perché facesse rinascere i campi dopo i mesi di gelo e spesso privi di piogge.

 insieme un libro dedicato al conflitto e alle possibili strategie per gestirlo e di farne dono   Pertanto, personaggi, ruoli e situazioni della vita dei campi fanno parte di questo evento come
 alle scuole, in modo da dare un contributo alle generazioni future. La tematica del conflitto   il culto del toro simbolo di forza e fertilità, la semina, il raccolto, la cura e la morte degli animali

 è trattata nelle forme letterarie ed artistiche più note quali il racconto, la poesia e il saggio,   come Su Procu e Su Crapolu.

 spaziando dal conflitto interiore ed esteriore (omicidi, guerre), alla violenza di genere e al   Il filo che tesse rappresenta la vita che può essere spezzata in qualsiasi momento. La leggenda
 bullismo. Le opere degli autori sono intervallate dalle immagini di dipinti e fotografie degli   sarda vuole che l’anziana (in realtà un uomo travestito perché le donne non potevano partecipare

 artisti.      al rito) tessendo continuamente con filo e cannocchia può con le forbici recidere in qualsiasi

 Il filo conduttore che lega le pagine è la necessità di andare “oltre” il conflitto, sapendo che   momento il filo della vita a chi non le porta rispetto. Il suo significato sfugge a chiunque la
 è possibile prevenirlo. A riguardo, le diverse filosofie, psicologie e ultimamente anche la   voglia acchiappare: è divertente ma anche antichissima, misteriosa e attuale. Così questa anziana

 scienza, individuano nel cuore l’elemento capace di equilibrare le funzioni del cervello il   signora si presenta come la parca sarda che mantiene il filo del destino, decide la vita e genera

 quale non sempre riesce a gestire al meglio e coordinare i diversi input provenienti dalle   la paura. La notte dei tempi l’ha vista nascere ma i racconti popolari non hanno di questa figura
 parti sia evolute che arcaiche. Infatti, secondo le nuove scoperte scientifiche, nel cuore vi   conservato l’origine. Molte le curiosità sulla filonzana, fra queste pare accompagnasse i ragazzi

 sono cellule preposte alla creazione dei sentimenti più elevati le quali, se attivate in un cer-  a fare una sorta di questua nella notte di Capodanno, e ogni porta di paese doveva spalancarsi,

 to modo, consentono di raggiungere un’armonia ed un equilibrio tali da evitare di entrare   e regalare frutta secca e dolciumi; per chi non si dimostrava generoso era inevitabile sentirsi
 in conflitto sia con se stessi che con il prossimo. Nel libro sono indicati alcuni metodi utili   rivolgere contro frasi o proverbi tradizionali di malaugurio. Insieme con altre maschere quali

 per attivarle.  boes e merdules è la principale maschera del carnevale di Ottana che spesso compare alla fine

 Il libro è disponibile gratuitamente in formato PDF sul sito del Movimento www.crea-  della sfilata, quasi come ammonimento per gli uomini che hanno fatto baldoria e magari alzato
 zionismoperunanuovaera.org. Il sito è già consultabile nelle sue varie sezioni e in esso è   il gomito ebbri di vino. I cortei di Ottana sono quindi sempre accompagnati da questa figura

 disponibile materiale letterario scaricabile, sempre in modo gratuito. Il movimento è pre-  inquietante che tesse di continuo la lana e durante l’evento ordina ai boes (di morire) questi

 sente su f.b.  cadono a terra, e si rialzano simboleggiando il ciclo della vita. Durante i festeggiamenti è possibile
 Creazionismo per una nuova era effettuerà la sua presentazione ufficiale giovedì 4 gennaio   rivedere  determinate  simbologie,  perfettamente  assimilate  alla cultura  sarda, e  strettamente

 2024 alle ore 18.00 presso il teatro Cordova a Pescara.

  Annalisa Potenza  connesse alla cultura mediterranea più generale con particolare alla mitologia greca. Con gobba
               pronunciata quasi da spezzare in due la sua persona ha il volto coperto da una maschera orribile,

               cattiva, ambigua, costruita con legno di pero selvatico. Si ha rispetto e paura per la sua fama
               anche se nessuno conosce da dove deriva. In Sardegna oggi la befana “sa femmina eccia” o sa

               “baccucca eccia” ha il volto da strega bonaria che vola a cavallo di una scopa e porta doni ai

               bambini buoni nella notte dell’epifania. Eleonora d’Arborea si era occupata al suo tempo di

               questa festa nella sua carta de logu (la carta del popolo) dove si legge:   “sa pasca de sa epiphania
               si clamat pasca nuntza” ossia , la festa dell’epifania si chiama festa dei tre re. Si nota l’influenza

               catalana “de eles tres reis”che in Sardegna divenne anche “sa pasca de is tres reis”, i re Magi.

               La befana era in realtà la filonzana “colei che taglia il filo dell’esistenza”. Una Parca o una fatae
               che gestisce il destino degli uomini. La befana nell’antichità era emblema di morte che si recava

               ai carnevali ad indicare la fine dell’anno passato.Ecco così sa filonzana. La Jana-Fanes, la giana

               del filo.“c’è un filo di lana che in Sardegna si dipana attraverso i millenni per intrecciare i cuori
               di donne speciali. Gira gira il fuso nelle mani della filonzana, il filo del destino si spezza e si

               riannoda seguendo una danza imprevedibile che non può essere arrestata

               Vanessa Roggeri
               La vecchia senza età (la filatrice) è colei che presiede il fato. Pendenti da un laccio, che tiene






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