Page 29 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2023
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Loredana Abatini
L'AMORE NON È MAI DISTRATTO
(TERZA E ULTIMA PARTE: SOLITUDINE
E RINASCITA)
Il sole non ha più la stessa luce per Marinta, ora che il suo Giuseppe si è addormentato.
Trascorrono i minuti, le ore, i giorni, il tempo e lei si sente svuotata, sola, abbandonata. La
famiglia le sta accanto ma non basta, il vuoto enorme che il marito ha lasciato la sta segnan-
do nel più profondo del suo essere. Prova a distrarsi Marinta e si dedica alle sue piante ma
è inutile, ogni pianta le fa tornare in mente i complimenti che Giuseppe le faceva quando
la vedeva gioire per le personali composizioni botaniche ma sono lacrime a ogni pensiero.
Marinta non è più la donna di prima, non sorride più con gli occhi ma semplicemente con
una smorfia sulle labbra.
Un giorno, però, mentre parla con sua cognata, una musica la distrae e l'attrae, facendole
vivere un'emozione che la risveglia, le suscita speranza, una canzone la incuriosisce e si
volta di colpo verso il televisore acceso ma con l'audio troppo basso, veloce come un ful-
mine, Marinta, alza il volume e davanti a lei nel video, appare il volto di quel ragazzo che
sarebbe diventato la via della sua rinascita... Ermal Meta. Già, l'autore di "Vietato morire"
era lì, con la sua poesia, con la sua melodia a incantare Marinta che si sente abbracciare in
un'atmosfera magica dall'amore di Giuseppe che sembra essere con lei e sussurrarle dol-
cemente: "Amore mio, io sarò sempre vicino a te, vai avanti tranquilla nella prosecuzione
della vita perché non ti abbandonerò mai e desidero che tu sia serena". Quella canzone
che Pino tanto amava e aveva fatto ascoltare a Marinta più volte, lo aveva accompagnato,
donandogli momenti di sollievo, durante gli ultimi giorni terreni. Quel testo splendido è
stato la rinascita per sua moglie poiché è vero che è vietato morire, sempre, per chiunque,
in ogni luogo, in ogni tempo, "L'AMORE NON È MAI DISTRATTO" e anche adesso che
Marinta, allora, riporta alla luce foto del passato e sfoglia quegli album impolverati dal Giuseppe non è presente, il suo sentimento sembra parlare ancora perché, quando si ama
tempo ma ogni foto diventa una ferita perché il suo compagno adesso è soltanto un'im- non esiste nulla, nessuna attenzione per altro potrebbe mai distrarre dall'infinito affetto
magine riflessa su carta stampata. che si prova per un grande amore.
Affacciata alla finestra sembra aspettare ancora il rientro di Pino ma nessuno torna a casa Un uomo protegge sempre la sua donna nel tempo storico e al di là del tempo, Giuseppe
e il viale è vuoto. Il silenzio ha preso il sopravvento sul vivace rumore che creava suo ma- lo ha dimostrato.
rito. Quante volte lo ha rimproverato, amorevolmente, dicendogli di smettere di ascoltare Marinta inizia quindi a seguire Ermal Meta poiché l'artista diventa una via di collegamen-
musica o di far confusione, mentre giocava con la loro nipotina o quando sistemava il to con Giuseppe e con la sua eccezionale bravura, questo grande autore, la porta fuori dalla
giardino e continuamente la chiamava per chiederle dove fosse questo o quell'oggetto che tristezza e dalla solitudine in cui si era rifugiata e comincia per una moglie un nuovo e
gli serviva per lavorare, quante volte lo ha visto soddisfatto e sorridente del lavoro che diverso modo di vivere in continua connessione con suo marito.
aveva fatto, adesso quel sorriso era sbiadito. Ogni giorno quella sedia, a tavola, accanto
alla sua stava ad attendere qualcuno che non c'era. Marinta vorrebbe che lo smarrimento
in cui si trova finisse ma la solitudine l'afferra in un abbraccio che non vuole e quindi si
dedica alla cucina riproponendo tutti i piatti prelibati che facevano leccare i baffi a Giu-
seppe... ma neanche lei li assaggia!
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