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RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2024 https://www.youtube.com/@noiqui/featured
Incredulità di Tommaso da Caravaggio olio su tela
100x70 2016
Straordinario Efisio, mi sono permessa di fare una recensione
Questo dipinto ripropone con fedeltà e maestria l’iconica scena della credulità
di San Tommaso, opera originale di Caravaggio, realizzata tra il 1601 e il 1602.
È evidente come l’artista abbia voluto rendere omaggio non solo alla composi-
zione ma anche allo stile e alla potenza drammatica del maestro del Barocco.
Il soggetto ritrae il momento cruciale del Vangelo in cui San Tommaso, incre-
dulo di fronte alla resurrezione di Cristo, tocca con mano la ferita sul costato
del Salvatore. La disposizione dei personaggi, i gesti e le espressioni restano
fedeli all’originale, restituendo il pathos e la teatralità tipici di Caravaggio.
Cristo, con un’espressione pacata e compassionevole, guida la mano di Tom-
maso verso la ferita aperta, un dettaglio che simboleggia la lotta umana tra
fede e dubbio. Gli altri apostoli, incuriositi e ansiosi, si sporgono verso il centro
della scena, catturati in uno stato di contemplazione e stupore.
Uno degli aspetti più impressionanti è l’uso magistrale del chiaroscuro, tipico
del linguaggio caravaggesco. Il fondo scuro esalta il corpo di Cristo e le figure
circostanti, creando un netto contrasto tra luce e ombra. La luce sembra pro-
venire da un’unica fonte esterna, illuminando i volti rugosi, le mani callose e
la pelle luminosa di Cristo con un realismo mozzafiato. Questo dettaglio mette
in evidenza non solo la dimensione spirituale ma anche la concretezza umana
dei protagonisti.
La rappresentazione dei personaggi è cruda e naturale, esattamente come
avrebbe voluto Caravaggio. I volti segnati, le pieghe delle vesti e la tensione
dei gesti ci restituiscono un’umanità tangibile e imperfetta. San Tommaso,
con il suo sguardo concentrato e il dito che affonda nel costato di Cristo, è la
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