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RIVISTA NOIQUI FEBBRAIO 2025     https://www.youtube.com/@noiqui/featured
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                     RANCESCA PATITUCCI



                           I dISturbI ALImEntArI nELL’AdOLEScEnzA:


                  quanto influiscono i fattori esterni e quanto pesa un ambiente familiare
                  poco accogliente e comprensivo



                Come sempre sono qui a esprimere miei personali pensieri, nell’osservare e
                ascoltare ragazzi in età adolescenziale, appartenenti a una generazione di indi-
                vidui fragili, massacrati da social che propinano modelli di perfezione ai quali
                si confrontano con non poco malessere, cercando disperatamente di imitare
                una perfezione che nella realtà non esiste.
                E come spiegare a questi ragazzi che i valori di un uomo e una donna sono
                altri?
                Da docente, pur sapendo che sono una goccia nell’oceano, cerco di parlare loro
                con semplicità, aprendo la strada alla conversazione mirata, dibattiti e scambi
                di opinione.
                Ma quanto è difficile affrontare la realtà, nel momento in cui mi accorgo dei
                disagi interiori che essi vivono, in un’età già abbastanza complicata per natu-
                ra, un passaggio nel mondo adulto che crea tanto scompiglio e paure.
                Si parla di anoressia, bulimia, ma tante altre malattie, di cui ignoriamo il
                nome e la conoscenza, abbracciano queste tematiche più popolari.
                E la ragione di tali grandi problematiche non è solo nell’inseguire falsi idoli;
                spesso ci sono situazioni familiari complicate, o addirittura mancanze genito-
                riali che acuiscono il loro già traballante equilibrio.
                Ci si adopera alla sensibilizzazione, attraverso conferenze, libri, dibattiti ma,
                oltrepassare il muro delle loro cieche convinzioni, non è semplice e, nel frat-
                tempo, il loro giovane corpo si deteriora, entrare nel vortice anoressico e bu-
                limico è una dipendenza forse peggiore dell’utilizzo di sostanze stupefacenti.
                Lasciando ai medici ciò che è prettamente di loro competenza, noi sicuramente
                possiamo stare loro vicini con dolcezza, mediante il ragionamento ed esempi
                che hanno fatto storia per cercare di rompere la loro chiusura e far venire fuori
                l’angustia che li ha portati a queste scelte, inconsapevoli, giorno dopo giorno.
                Il tutto da fare con estrema delicatezza e sensibilità.
                Sono anche madre e mi addolora osservare come giovani leve del futuro si an-
                nientino e quanto poco bene nutrano per sé stessi.
                L’autostima è un aspetto importante che spesso è assente in questi esseri bran-
                colanti in una massificazione di vuoti valori odierni.
                Ognuno di noi ha il dovere di fare qualcosa affinché possano sentire affetto, ca-
                lore, coraggio, fiducia in sé ed apprezzare la bellezza della vita e dei loro anni,
                che non torneranno mai più, per non buttare via salute preziosa ed equilibrio
                mentale che avranno, purtroppo, gravi ripercussioni nel loro futuro.
                Scuola e famiglia coalizzati per uno stesso, vitale obiettivo.
                Insieme qualcosa si può fare, non dobbiamo e non possiamo lasciarli soli!


                                                                                   Francesca Patitucci





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