Page 17 - RIVISTA NOIQUI GIUGNO 2021
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BERNINI A DAVIDE
Scalpello e martello impugno
contemplante
e libero la vita che giace in te
urlante.
Ti afferro per la nuca, ti accarezzo, guardo
intaglio le tue forme, ti avvolgo nei miei palmi
ti lacero la schiena
scavando i tuoi lombi;
possenti membra mostri
al mio scrutante occhio.
Ti sento, tu respiri in me,
con me dinanzi.
Ti stagli imponente,
parli con me dell'arte
e domandi con lo sguardo
marmoreo ma caldo:
Perché mi instilli vita,
perché la morte assaggi?
La voce dello scultore, attraverso la tua sacra bocca eterea, risuona forte.
Sediamoci qui vicino al fiume, ora. Ho visto Davide, sai?
No, non ho mai passato le mie dita sulla sua pelle. L'ho solo toccato con le mie iridi.
La cetra ai suoi piedi era in eterna attesa mentre canti serafici giocavano con i miei sensi
finché l'amore non mi ha sopraffatta.
Un amore caldo e tortuoso che ti fa piegare in due dal dolore, trascinandoti giù come
se cercassi il tuo cuore a terra. Mi sentivo vicino alla morte. Ero sconcertata da tanta
bellezza terrena ma, più di ogni altra cosa, mi sentivo annientata perché non potevo
condividere tutto questo con te, mia eterna ferita...
Sediamo qui ancora un po' e ascoltiamo l'eco della cetra; un lamento di dolore intreccia-
to a un inno di vittoria.
Ora dai un'occhiata a quel fantastico gabbiano pescatore, fratello. Chissà se è anche un
pescatore di anime...
MIHAELA MELNIC
Lothlorien Poetry Journal ha pubblicato in inglese lo stesso articolo.
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periodico mensile del gruppo NOIQUI