Page 24 - RIVISTA GIUGNO 2025

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eX aeQUo secondo posto

MICHELA DE MARTINO
AVVERTO
Ella si accomoda,
Avverto, nelle forme che più le
quel distacco inconsueto, aggrada,
ancor prima della morte. a volte opaca ed eterea materia,
Un distacco astratto, irreale, plasmata dagli astri,
quasi metafisico, altre invece,
nell`assoluto empireo passaggio nell`influenza del suo migrare,
tra l`esistere e l`essere invisibile. tra immagini fluorescenti
Clochard del tempo e anse maleodoranti.
vagabondo con la mente sento il non odore di questo
in raminghi luoghi liquido
ove tutto tace. che penetra sotto la mia pelle
m`assopisco nel mezzodì, lasciandovi sensazioni
tra l`edera velenosa fredde e ghiacciate
ed il sibilo d`un camaleonte nell`umiltà del mio essere
che, mutevole nel suo vivere, muta e solitaria,
ricorda la vana esistenza in questa assurda epoca
di ognuno di noi ove tutto è fantasma
nella mutevolezza di ciò che nel reale è.
dell`acqua, come mutevole Acqua, assumi la mia forma,
è la forma di ognuno di noi. ed io ingannerò il tempo
Diverso è l`adpetto che assumo: assumendone la tua,
la forma dell`acqua inclusa in un bicchiere
nella sua trasparenza. astrato della realtà
brutale dei miei giorni.

MOTIVAZIONE: Un componimento intenso e visionario, che intreccia
filosofia, natura e inquietudine esistenziale. Michela de Martino esplora
la mutevolezza dell’essere attraverso la metafora dell’acqua, diventando
voce di un’anima errante che cerca forma, identità e senso. Una poesia
colta e profonda, che si fa specchio della fragilità contemporanea.

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