Page 2 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2021
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LA SUBLIMAZIONE DELLA PAROLA



                             ABBIAMO LA MIMICA PIÙ ESPRESSIVA DI TUTTO
                                                IL REGNO ANIMALE



               Non è un caso, ci serve per capire che cosa stanno pensando gli altri e prevedere le re-
               azioni. Il famoso te lo leggo in faccia. Senza espressioni facciali non ci capiremmo, e
               l'amore sarebbero impossibili, ma sarebbe difficile anche evitare di essere attaccati.
               I TRE LIVELLI DI INFORMAZIONE
               Non tutti si rendono conto che la prima impressione che abbiamo di una persona si basa
               sull'espressione del suo volto, sulla faccia, infatti, si possono leggere tre tipi di segnali.

               STATICI
               Pigmentazione della pelle., forma del viso, struttura ossea, e posizione dei lineamenti.
               (sopracciglia, occhi, naso e bocca).

               A LENTA VARIAZIONE
               Rughe, tono muscolare, grana della pelle.


               RAPIDI
               Variazione di movimento della muscolatura facciale, tra i quali le espressioni vere e pro-
               prie. Vedere le espressioni di chi ci sta parlando è così importante che per i messaggi via
               cellulare sono state inventate le emoticon. (le faccine). Guardiamoci in faccia, lo diciamo
               ogni volta che vogliamo che qualcosa sia ben chiaro. Perché il viso esprime più delle pa-
               role i nostri sentimenti e lascia trasparire le vere intenzioni. Così, in un discorso, quando
               si vuole dimostrare a qualcuno la propria sincerità, lo si invita a guardarci in viso.


               COSA PENSI?
               Abbiamo la mimica facciale più espressiva di tutto il regno animale, smorfie, sguardi,
               segni d’intesa, ci compaiono in faccia continuamente anche quando non ce ne rendiamo
               conto. Inoltre, espressioni come il sorriso, il cipiglio, la risata., il broncio, si possono fa-
               cilmente simulare per lanciare un segnale ai nostri simili.
               Un volto così mobile rende possibile la comunicazione anche senza la parola.
               Secondo il celebre neuroscienziato Antonio Damasio, quando si osserva qualcuno provare
               una emozione è come se quella stessa emozione la sentissimo anche noi (nel cervello).
               Senza questo meccanismo-specchio potemmo vedere le emozioni ma non capirle.
               Dagli occhi il nostro cervello assorbe anche un'altra informazione., dimensione della
               pupilla virgola che è regolata dal sistema nervoso autonomo, lo stesso che controlla la
               frequenza cardiaca o il ritmo del respiro. La pupilla si dilata e si restringe come reazione
               a diverse emozioni, sia positiva sia negativa. Se la persona con cui stiamo parlando ha le
               pupille dilatate, ci sta ascoltando con interesse, se le ha strette, invece non è d'accordo
               o non sta facendo attenzione alle nostre parole. Per questo, chi ci guarda con le pupille
               larghe, ci appare più gradito, anche se non sappiamo perché. Se poi le pupille sono molto
               grandi, potrebbe addirittura essere molto interessato anche in senso sentimentale. È stato
               verificato che se si guarda una persona con le pupille dilatate anche le pupille dell'osser-
               vatore si aprono. Insomma, ci fa piacere che qualcuno ci guardi, con piacere. È questa la
               base della socialità.
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