Page 7 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2021
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IL MESE DELLE ROSE









                  Maggio è sempre stato classificato il mese delle rose, un po’ come a dire che è un
                  mese in cui tutto inizia a prendere colore, è da sempre considerato il mese della piena
                  rinascita e dell’amore. É il mese dell’anno simbolo della fioritura ed è da sempre asso-
                  ciato al mondo femminile e possiamo indicare due figure simbolo, la dea Venere e in
                  ambito cristiano alla Vergine Maria. I campi ritrovano il verde e lasciano quel torpore
                  dell'inverno che ha strappato ogni cosa, quella nudità che ha visto i rami come spaven-
                  tapasseri, si riempie e arricchisce quelle chiome ombrose che tanto bramiamo quando
                  il caldo avanza ed è bello sdraiarsi al fresco. Insomma, maggio è un po’ il mese della
                  rinascita della natura in tutto il suo splendore. I bambini possono finalmente tuffarsi
                  sull'erba all'uscita di scuola, rincorrere un pallone senza bagnarsi nelle pozzanghere
                  e incontrare un po’ di amici al parco lasciando quelle stanze che d'inverno li hanno
                  accolti con giochi, videogiochi e qualche storia raccontata, i compiti da consegnare il
                  giorno dopo, la TV e i cartoni per qualche momento di relax. Maggio è anche il tra-
                  guardo raggiunto da molti studenti di ogni ordine e grado, quando l'anno scolastico è
                  alla fine e ci si prepara per gli esami, mentre qualcuno sull'uscio, con i lacrimoni saluta
                  gli insegnanti per ritrovarsi poi di nuovo. Si festeggia con loro ricordando tutto quanto
                  vissuto, le difficoltà superate, la nostalgia di un avvenimento, quel bambino difficile o
                  l'altro da recuperare e integrare, le risate per qualche marachella andata a buon fine e
                  quando tutti insieme abbiamo organizzato un lavoro da consegnare perché c'era una
                  ricorrenza. Insomma tutte cose che questo maggio a malincuore non potremmo fare,
                  tutte ricorrenze vissute fra mesi a distanza e poco tempo in presenza, tutti gli abbracci
                  che non ci siamo dati, tutti i lacrimoni che non abbiamo asciugato. Questo vivere la
                  scuola che ha messo da parte molto di quanto avremmo voluto; questo vivere la scuola
                  che non abbiamo riconosciuto noi insegnanti e che non hanno potuto scoprire quelli
                  che la scuola la iniziavano ora; questo periodo in cui un virus ci ha visti a viso coperto
                  nascondere le emozioni e trattenere una pacca sulla spalla o qualche stretta di conso-
                  lazione. Beh vorrei dire a questi bambini, questi ragazzi del futuro, queste generazioni
                  maltrattate da un sistema che li ha colpiti più di ogni altro, che la scuola non è questo,
                  che l'amore, l'affetto che lega un alunno ai suoi insegnanti, non si ferma in questo
                  periodo, che c'è solo stata una pausa nelle mancanze; vorrei dire a loro che i nostri
                  insegnamenti non sono mancati, seppur diversi ci sono stati e ci saranno ancora. . .
                  Affinché ogni maggio possa essere il mese
                  dei saluti, quelli belli, ce la metteremo tut-
                  ta perché come è vero che a maggio le
                  rose son sempre rifiorite, così la scuola
                  non permetterà a nessuno di togliere del-
                  le opportunità che solo essa può dare.

                  Con affetto, la maestra esigente ...


                  GRAZIELLA DE CHIARA





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