Page 81 - RIVISTA NOIQUI MAGGIO 2021
P. 81

LUCIA LO BIANCO

                  COME UNA CORTECCIA                             della mia sopravvivenza

                  Rinnoverò la mia carne                         e i mille giorni di paura
                                                                 sotto il cielo dell’indifferenza.
                  bruciata dai tuoi baci,                        Voglio parole che non consumino
                  lacerata dalla mano                            i pensieri ormai sconfitti
                  che mi sfiora inesorabile                      ma che scompaiano come
                  e disegna ricami sul mio viso.                 rondini d'inverno, voglio
                  Stanca di bere alla tua fonte                  un vestito che mi ricopra
                  lascerò scorrere fiumi                         come una corteccia, che
                  nelle vene arse dal sangue,                    mi difenda dal tuo sguardo
                  per dissetarmi ancora
                  con elisir di salvezza.                        che mi uccide, che mi protegga
                                                                 dalla bufera quando infuria
                  Non trovo pace tra                             la tempesta.
                  le ossa consumate

                  ROSELLA LUBRANO


                  TRA LE PAROLE E L' INFINITO                    mentre tu assapori me
                  Schegge di cielo                               nel silenzio di angoli fioriti
                                                                 e, quando mi manchi,
                  tra fiorami di azzurro                         sento che ci sei.
                  e il tuo volto                                 Vivimi,
                  dipinto sulla pelle
                  nell' eco di sussurri                          tu,
                                                                 che dai cibo alla mia anima,
                  e melodie d' amore.                            tu,
                  Le tue labbra                                  che ti illumini di gioia immensa,
                  bagnano le mie,                                quando il mio bacio sfiora i tuoi occhi,
                  la tua anima                                   siamo fatti della stessa sostanza
                  attraversa la mia,
                  il tuo cercarmi                                di cui sono fatti i sogni
                                                                 e io non voglio
                  tra le fessure del cielo,                      smettere di sognare!




                  GIUSEPPE MAURO MASCHIELLA


                  ATTESA
                  Sul far della sera
                  aspetto il tuo
                  prossimo bacio
                  e che il cielo bruno,
                  mi riveli se per te sono
                  tutto o anche nessuno.








                                                                                                            81

                                                                  periodico mensile del gruppo NOIQUI
   76   77   78   79   80   81   82   83   84   85   86