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TRA MITOLOGIA E LEGGENDA fERDInAnDO CApuTI
C’ERA UNA VOLTA L’EGITTO che in passato dovevano far parte del pavimento. Lo
ANTICO REGNO – IV DINASTIA -
LA GRANDE PIRAMIDE DI CHEOPE storico mamelucco Al-Maqrizi scrisse nel XV secolo
LA CAMERA DEL RE - (DICIANNOVESIMA PARTE) che al-Mamun, contrariato dal non aver trovato teso-
Superata la Camera delle Saracinesche (senza sbattere la testa, mi ri, nella convinzione che da qualche parte dovessero
raccomando), abbassiamoci per superare un breve budello alto esserci, fece spostare due blocchi di granito dal pavi-
meno di 1metro ed entriamo nella Camera del Re. Per uno come mento in
me è stata una cosa fantastica, mi sono ritrovato in una mera- un angolo della stanza ma, deluso, dopo poco de-
vigliosa “scatola” interamente costruita di granito perfettamente sistette. Fino a poco tempo fa, subito accostata alla
levigato e splendente. La Camera del Re è un'imponente stanza di parete si trovava una grata di metallo che chiudeva
10,47 per 5,23 metri con un soffitto piatto alto circa 6 metri. L'in- una strana apertura praticata da chi e quando non ci è
tera camera, pavimento, pareti e soffitto sono stati realizzati con dato a sapere, (forse proprio quella citata da Al-Maqrizi ed attribuita ad
ciclopici blocchi di granito provenienti da Assuan. al-Mamun). Nel 1997, venne calata nella grata una piccola telecamera, le riprese mostrano un
Il tutto è costruito con una precisione maniacale, perfettamente vano con una parete chiusa con mattoni moderni.
lisci, i blocchi combaciano in modo tale per cui è impossibile in- Perché? Chi ha rizzato quella parete? Da alcune foto più recenti si nota che uno dei due blocchi
serire tra loro un foglio di carta. Il soffitto è formato da 9 massicci blocchi di granito il cui è stato spostato sopra la grata. Dal 2008 la grata non c'è più, i blocchi sono spariti ed il pavimen-
peso complessivo è stato calcolato in 400 tonnellate. Il pavimento misura esattamente 10 per to si presenta integro (probabilmente i blocchi sono stati utilizzati per chiudere l'apertura e ri-
20 cubiti il che fa supporre che l'unità di misura usata, il cubito, rapportata al metro, corri- pristinare l'integrità dal pavimento). Poiché quanto detto sopra è documentato, sorge spontanea
sponda a 0,524 metri e non agli 0,525 metri generalmente usata (ma queste sono quisquilie). una domanda: perché il tutto è stato richiuso? Inutile chiedercelo tanto forse non lo sapremo
Ci siamo dentro, lo sguardo non sa più dove posarsi, l'impressione è quella di trovarsi in uno mai ed il tutto entrerà nella lista dei misteri della piramide. Come per la camera della Regina,
scrigno prezioso senza capire come ci siamo arrivati. Osservare l'interno della camera è ad- anche quella del Re presenta due condotti, posizionati approssimativamente allo stesso livello e
dirittura impressionante, nel vuoto più assoluto spicca sul fondo un “sarcofago” monolitico ad un’altezza di 91 cm dal pavimento. A differenza di quelli della Camera della Regina
in granito rosa, le sue dimensioni sono: 230 x 100 cm circa con un'altezza di circa 1 metro. però questi condotti comunicano con l’esterno della piramide, inoltre erano già conosciuti in
Mi avvicino lentamente con fare rispettoso, e come sarebbe possibile altrimenti. Non oso passato poiché sbucavano nella camera e furono descritti già nel 1610. Anche per questi con-
toccarlo mentre lo osservo nei dettagli, l'interno del sarcofago si presenta straordinariamente dotti non se ne conosce lo scopo, secondo alcuni rappresenterebbero degli allineamenti astro-
lisciato, mentre l'esterno è assai meno curato. La cosa che risulta molto strana è che se ve- nomici. Affermazione forse un po azzardata poiché uno di essi segue un percorso irregolare
ramente la piramide è la tomba del faraone pare impossibile che ad un re come Cheope sia attraverso la struttura, e di conseguenza non si può parlare di allineamento diretto alle stelle.
stato riservato un sarcofago incompleto, ancor più se si pensa che sono stati ritrovati sarco- Per tutti e quattro i condotti, la struttura superiore ed entrambe le pareti sono stati ricavate da
fagi perfettamente rifiniti dentro e fuori, risalenti allo stesso periodo. Sorprende comunque blocchi appositamente tagliati in modo da formare una sorta di canale di pietra, dopo di che po-
la perfezione con la quale è stato costruito, basti pensare che oggi, per la sua durezza, tale sizionati capovolti mentre il pavimento dei canali è formato dal blocco sottostante. Il condotto
materiale viene intagliato con abrasivi quali la polvere di diamante o di carburo di silicio detto settentrionale prosegue in orizzontale per circa 180 cm poi prende una serie di quattro curve,
carborundum, inutile sottolineare che all'epoca della costruzione del sarcofago il metallo più per evitare la Grande Galleria, pur mantenendo la sua angolazione verso l’alto abbastanza co-
duro che gli egizi conoscevano era il bronzo (!). Diffidate di chi parla di ferro, quel poco che stante. Attualmente in uno dei condotti è stata installata una ventola per permettere all'aria di
era conosciuto era ferro meteoritico e di difficile lavorazione, comunque, come ho già detto circolare nella camera eliminando l'umidità generata dalla presenza dei numerosi turisti. Ma la
in precedenza, la durezza del ferro sul duro granito, mi si permetta l'espressione, ci fa un baf- camera del Re, nel suo complesso, ci riserva altre sorprese che vedremo nel seguito.
fo, inoltre, va detto che, forse, all'epoca di Cheope non era neppure conosciuto. Inoltre, c’è
da dire che svuotare un simile monolite con scalpelli senza provocare rotture o crepe nelle << CONTINUA >>
pareti è un’impresa che sfiora l’impossibile. Un'altra sorprendente particolarità del sarcofago
è che il volume della roccia che forma le pareti più il fondo, è pari al volume del vuoto dello (Ripeto per coloro che non avessero letto l'introduzione che l'elenco delle fonti e bibliografia
stesso (coincidenza? Io non credo.). Il sarcofago presenta un angolo superiore rotto ed è è piuttosto corposo per cui lo pubblicherò con l'ultimo articolo).
privo del coperchio, (forse razziato in antichità o, come si racconta, da Al Mamun che non Ferdinando Caputi.
avendo trovato tesori spezzò il coperchio asportandone i pezzi). Forse non è mai esistito
un coperchio (parere personale) perché questa scatola di granito non era un sarcofago. Ma
quanti di voi, visitando la Camera del Re, hanno notato che le dimensioni del sarcofago sono
più grandi del condotto che introduce alla camera? A questo punto è evidente che deve esse-
re stato introdotto già durante la costruzione della Piramide prima di procedere alla copertu-
ra della camera. Ma con la camera del Re non è finita qui; essa ci riserva ancora altri misteri.
Navigando tra biblioteche e web mi è capitato sottomano un articolo che non avevo mai
letto e personalmente non ricordo che l'argomento sia mai stato trattato nei vari documentari
in televisione o da altri media. Nel pavimento della Camera del Re, sotto la parete Nord, pro-
prio a fianco del sarcofago, fino ad alcuni anni fa erano presenti due grossi blocchi di granito
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