Page 77 - RIVISTA NOIQUI MARZO 2023
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TRA EFFIMERO E REALTÀ CON I LAVORI DI MARIA ELISA IMPERIALI



 Solo ciò che è effimero è eterno. Così recita un antico aforisma andaluso. E niente è più effime-
 ro ed eterno dell'arte, che sa attraversare il tempo e restare all'interno di esso. E mai riflessione

 può essere più pertinente alle opere di Maria Elisa Imperiali, i cui lavori sono la longa manus

 giottesca. La Imperiali, dopo essersi laureata alla facoltà di lettere moderne dell'Università degli
 studi di Perugia, ha iniziato a lavorare come insegnante, parallelamente ha portato avanti la sua

 passione per l'arte, intraprendendo un profondo cammino introspettivo da cui hanno preso

 vita opere di particolare intensità emotiva e ricercatezza. Nelle sue donne, senza orpelli, nella
 semplicità delle vesti, ritroviamo tutta la bellezza delle matrone etrusche, greche e romane.

 Donne eternamente Sospese in quello spazio dai caldi colori dell'oro, dell'azzurro cielo, del

 verde che circonda le dolci colline umbre, dei marroni intensi che dipingono la terra dopo la
 pioggia. È un'ode dalla dolce Melodia quella che si erge dalle tele della valente creativa, dove

 umano e divino si incontrano e si danno luce e calore. È un viaggio tra mito e realtà, tra leg-

 genda e storia. Sono coppe ricolme di Ambrosia, banchetti a cui le dee sono invitate insieme ai
 comuni mortali. È il canto delle sirene che sanno ancora ammaliare e conquistare. La Imperiali

 nel suo raccolto studio lavora incessantemente sempre alla ricerca della perfezione. Ciò che

 prende vita sono creazione che sanno catturare l'occhio dell'osservatore attento, lavori in cui
 sono chiari i richiami all'arte di Giotto alla linearità delle forme gotiche. Tuttavia, se tutto è

 già stato detto la Imperiali ha saputo aggiungere una sua particolare visione del tempo e della

 storia. Con lei torniamo ai fasti, ai banchetti greci e latini, ma anche alla ricercatezza e fem-
 minilità della donna etrusca. La Imperiali sicuramente è una voce fuori dal coro che non ha

 mai seguito le mode del momento, che Dipinge per passione e per dare vita alle pulsioni che

 albergano dentro di lei.
 È un viaggio alla ricerca di se stessi, un viaggio che segue il suo itinerario, un viaggio a cui si-

 ano chiamati tutti noi per sconfiggere i nostri demoni, per renderci conto della caducità della

 vita, perché solo nell'umano esiste l'immortalità. La Imperiali è una perfezionista che ha fatto
 proprio nella ricercatezza dei particolari e delle cromie il suo punto di forza. Così fulcro di

 un quadro diventa un orecchino sapientemente cesellato o una collana che al sole ha rubato il

 colore. Sono proprio i dettagli a fare la differenza e di fare di un lavoro, un’opera d'arte
 Sonia Terzino

 Giornalista, critico d'arte, poeta

























































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