Page 9 - RIVISTA NOIQUI MARZO 2024
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rosa maria chiarello


               persona intensa, dotata di un’anima prensile e sensibile, incline all’illusione, fa-

               cile  risentirsi” cosi la descrive Trevi anche se “ quando è arrivato il momento (

               il periodo della malattia) ha rivelato enormi riserve di saggezza e forza d’animo,
               combattendo bene la sua battaglia…” Due vite non sono solo la descrizione

               delle due brevi vite di Rocco Carbone e Pia Pera e quindi quella che viviamo in

               prima persona ma anche  quella percepita e per certi versi ‘evocata’ nei ricordi
               degli altri.  Definirei questo libro un “saggio autobiografico” in quanto l’autore


               conduce il lettore nella conoscenza della sua vita legata all’amicizia di Rocco Car-

               bone e Pia Pera servendosi dell’arte come strumento d’indagine e come mezzo
               di rievocazione. Questa rievocazione è anche un processo personale che mira alla

               rielaborazione d’un vissuto intrecciato a un altro, all’analisi di due vite che, prima

               d’essere state votate all’arte e a essa ricondotte, sono appartenute a un uomo e
               a una donna nel modo genuino e irripetibile in cui ogni vita si consuma. “Due

               vite” penso che si debba definire come   l’atto di amore di uno scrittore verso
               i suoi amici, che decide di usare la scrittura per riportarli in vita, confrontarsi

               con le sue colpe e per dar loro la consolazione di cui solo la letteratura è capace.

               “Perché noi viviamo due vite, entrambe destinate a finire: la prima è la vita fisica,
               fatta di sangue e respiro, la seconda è quella che si svolge nella mente di chi ci

               ha voluto bene. E quando anche l’ultima persona che ci ha conosciuto da vicino

               muore, ebbene, allora davvero noi ci dissolviamo, evaporiamo, e inizia la grande
               e interminabile festa del Nulla, dove gli aculei della mancanza non possono più

               pungere nessuno”. “Ne deduco che la scrittura è un mezzo singolarmente buono

               per evocare i morti e consiglio a chiunque abbia nostalgia di qualcuno di fare lo
               stesso: non pensarlo ma scriverne, accorgendosi ben presto che il morto è attira-

               to dalla scrittura, trova sempre un suo modo inaspettato per affiorare nelle parole

               che scriviamo di lui….” .  La sua prosa è poetica, raffinata, in grado di costruire
               immagini di grande immediatezza e forza espressiva, capaci di accarezzare i per-

               sonaggi con un pensiero d’amore che si avverte nelle parole scelte.
















 Due vite, il romanzo di Emanuele Trevi ricostruisce, con dovizia di particolari,

 il rapporto di amicizia fra l’autore, Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori scompar-
 si prematuramente. Il ritratto che ci consegna è a tratti commovente, tenero ma

 anche critico, ne descrive il carattere, i comportamenti ma anche le angosce e le

 manie più intime. Di Rocco Carbone ne descrive i lampi di genio e le ossessioni
 caratteriali come quella di volere semplificare tutto all’essenziale, le grandi capacità

 di semiologo e scrittore ma anche le crisi oscure di cui soffriva intimamente.   Roc-
 co viene definito come “una di quelle persone destinate ad assomigliare, sempre

 più con l’andare del tempo, al proprio nome.” Rigido, ostinato, granitico, caparbio,

 assoluto nei sentimenti, fedele ma desideroso di altrettanta cieca fedeltà, a Rocco
 si poteva augurare giusto “un minimo di inconsapevolezza in più” per poter vivere

 quella felicità che sembrava essergli negata dalla nascita.  “Parlare della vita di Roc-

 co- dice l’autore- significa parlare della sua infelicità” Una figura complessa, così
 tanto complessa che l’autore ad un certo punto se ne allontana non senza sensi di

 colpa per poi riavvicinarsi quando il destino lo porta via. La vita di Rocco si in-

 crocia con quella di Pia Pera, brillante traduttrice e scrittrice, dotata di pericolose
 riserve di incoerenza e suscettibilità.” Donna ironica, maliziosa, capace di scelte

 originali, predisposta all’esperimento nella vita con piglio adolescenziale. “ Era una




 8   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                         periodico mensile del gruppo NOIQUI                             9
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