Page 55 - RIVISTA NOIQUI NOVEMBRE 2023
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FUORI GARA
GIUSY TESTA
FRANCESCA PATITUCCI ANGELA MARIA MALATACCA SONO IO E NESSUN ALTRO
SONO MIA! TERRA DI MEZZO Sono io il tempo che passa. Io circondata dai miei silenzi, io che viag-
Una me solitaria s'assiepa Sapessi quanto è stato difficile stare senza te, gio tra nuvole rosa, sono io tra luci e ombre, io tra desideri e speranze,
tra i densi odori d'un invitante vivere giorni che si alternavano ad altri giorni, sono io racchiusa in un mare di solitudini, io con le mie
pomario alzarsi, camminare, cicatrici, io il mio inverno, io fuoco e cenere, sono io fino alla fine del
cerca la meraviglia, negli occhi vivere la consuetudine. mondo. Sono io le mie radici, sono io le mie emozioni, io dentro i miei
scolpita errori, sempre io tra battiti e fiato, sono io la mia storia, io il mio sole,
d'ansiosi fremiti relegati Sapessi come è stato complicato sono io prendere o lasciare, sono io le mie paure, soltanto io imbriglia-
a un tempo… par lontano affacciarsi sul bordo dei pensieri, ta nei miei pensieri, io la mia primavera. Sono io fra il bisogno d'amore,
ma è qui vicino, giace ai miei piedi. guardare la confusione tra essi, io che muoio un po' per
Mi scavo fino alla dolenzia respirare, sperare, poter vivere.
e il sussulto dei pensieri mai chiudere gli occhi e ricominciare.
langue, in memorie che decisero
la mia sorte. Se solo sapessi quanto ti ho cercata,
Echi, profumi, sussurri ovunque,
fan girotondo intorno al cuore anche nei rimasugli di discorsi lasciati a metà,
nel lento presagio d’un mite o sull'orlo di un bicchiere
temporale, alla notte offerto. dopo una notte insonne.
Dentro, il respiro interrotto
mi allatta come madre Ora sei qui, lacerata dai denti del passato,
nel magico aere d’autunno quando eri facile preda dipinta di rosso,
che ben consola melanconia con gli occhi grandi sul viso asciutto.
innata e persistente.
Lacrime di gioia chiudono Ora non sei più vuoto a perdere,
le ciglia al dormiveglia metamorfosi di te stessa:
a sognare di te, d’una vita hai scelto di appartenerti senza ritorno,
che non riposa, seppur distesa bruciando la terra di mezzo,
sotto aceri di speranza. dove ti avevano detto che non eri nessuno.
Ed è proprio qui che trovo me.
Sto bene con me
a carezzar ciò che non è
…fuori da qui
ma scalpita nei miei
irrequieti aliti, nostalgici
baciati da una luce assopita.
Veglia la quiete tra i limoni
a parlarmi di te e di quei baci
ancora caldi…
Ora dormi sul mio petto, su seni
bianchi, stanchi e smaniosi
d’un calore che mai sveglierà
questo languore che ho di me.
E ti tengo stretto alla fonte
del mio dolce sentirmi mia.
Si, al tuo fiato… sono mia!
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