Page 52 - RIVISTA NOIQUI NOVEMBRE 2023
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CARMELA LARATTA                                             MARIA CRISTINA POLTERO                                                                             IVO TOSTI


                IO SONO ... DI ME                                                                                                                                              IO NON CI SARÒ

                Hanno bruciato il messaggio delle                           DI ME SOFFIONI                                                                                     Io non ci sarò per te
                case,                                                       Di me sconosciuti sentieri                                                                         quando la luce cancellerà il buio

                 -con il diritto alla tana, lenimento,                      a percorrere trincerate di sogni infranti.                                                         e il sole del giorno

                 alle sue mura amiche familiari, - in-                      Fulgidi suoni, feritoie di giorni stonati e                                                        si illuminerà di me o di te.
                cenerito la pazienza dell’attesa                            canti pervasi da oscuri tuoni dell'anima.

                 ed il futuro incipiente delle menti                                                                                                                           Il mio lume,

                gobbe sul filo dei pensieri- quelli                         Di me palpitano contrasti                                                                          tu lo vedrai nascosto
                buoni -                                                     lame dense e gole pesanti,                                                                         nella nebbia fredda

                col gesto di fiamma incontrollata,                          come anelati macigni, soppressi                                                                    nudo come il vento.

                d' un gesto rio che lacera speranze,                        nell'ultimo cassetto della mente.



                e ciò che resta è fumo senza vita,                          Di me solitudine ambita, soffione                                                                  Volerà come una lucciola,
                                                                                                                                                                               lentamente, dalla tua luce acceso.
                lapilli, pianto muto, una preghiera,                        slegato dall'ovario del dente di leone,

                 scarponi sparigliati, la zoppia...                         ancorato alla terra,
                                                                            crepuscolato dal desiderio assillante di me stessa.                                                Cercherò

                Sentirsi panni al vento di barbarie,                                                                                                                           quel mondo costruito dal cielo
                                                                                                                                                                               e rimarrò seduto
                 un groppo regalato all' impotenza.                          Il pianto bagna il dolore...non ho riparo!                                                        nelle ginocchia delle stelle


                                                                                                                                                                               accarezzato dal sole.
                Non ha sipario né limpidezza il male

                L' ego del mondo è tiranno, malattia,                                                                                                                          Al crepuscolo di un rosso mattino

                mellifluo imbonitore delle menti;                                                                                                                              ti guarderò dall’alto in solitudine,
                lui ghigliottina le mani                                                                                                                                       ti parlerò ma tu non mi sentirai;

                e sta a guardare                                                                                                                                               allora ti canterò la canzone

                la fine inerme della socialità.                                                                                                                                suadente della nostalgia

                                                                                                                                                                               nel ballo convulso dei sensi.
                Ai tempi di mio padre, era la Patria.


                                                                                                                                                                               Non ci sarò quando
                                                                                                                                                                               chiamerai il nome di Ivo:

                                                                                                                                                                               quel nome non sarà più mio

                                                                                                                                                                               ma solo un perfido inganno
                                                                                                                                                                               che ti attraverserà.




                                                                                                                                                                               Non vivrò in questa terra distratta.



                                                                                                                                                                               Dove le stelle del cielo

                                                                                                                                                                               danno luce di giorno
                                                                                                                                                                               ed io mi nascondo di notte

                                                                                                                                                                               non ci sarò più per te.

































                52   periodico mensile del gruppo NOIQUI                                                                                                                                                                                            periodico mensile del gruppo NOIQUI                       53
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