Page 51 - RIVISTA NOIQUI NOVEMBRE 2023
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MENZIONE D’ONORE
 PASQUALE VULCANO  GINA BONASERA


 UN VOLTO ED UN SOSPIRO   IO SONO ...DI ME

 Anche se un uomo spento,  Negli anelli di fumo dell'ultima sigaretta lo squallore di giorni rubati alla vita sotto quel cie-
  appare ora riflesso nello specchio,  lo plumbeo e dentro quella casa dall'aria immota

 esisto e sono vivo...  nelle lusinghe di una tenerezza manipolatrice

 Son io con il mio vuoto e la paura,  da protagonista a comparsa in quel teatrino dove il puparo era regista brillante e indiscus-
 l'angoscia d'un ricordo che mi strugge,  so di favole senza senso false e ripetitive gli occhi sbarrati nelle notti di ghiaccio in cerca di

 un pianto e un grido muti,  una via d'uscita prima che fosse tardi ormai isolata ridotta al silenzio vittima di una violen-

 rimasti nel singhiozzo,  za subdola priva della libertà sottrattale ogni giorno da impegni assurdi da regole unilaterali
 a domandarsi ancora   da orari imposti dai giorni segnati per l'amore ... tutta una vita priva della gioia di un impre-

 d'un perché che ha reciso  visto una sorpresa che brividi e quanta freddezza anche in un giorno di primavera

 un sorriso d'incanto.  nella trappola di una vita promessa la morte dell'anima e l'esistenza cancellata ogni giorno
 Così nei miei pensieri resta un volto,  di più la riportava lontano ai tempi della sua padronanza della sua allegria della sua bellezza

 ed un sospiro tra le mute stanze,  della luce in cui era vissuta...scegliere di andar via non è viltà ...ancora una volta scegliere
 un alito di vento,  ...vivere nel sogno effimero in cui era rimasta intrappolata o fuggire con un lago nel cuore

 aria che spande intorno   per quell'amore che malgrado tutto l'affascinava

 il suo inebriante odore,  solo una violenza su se stessa l'avrebbe salvata un'altra lacerazione più forte della prima...il
 rimasto nella polvere  torrente scorreva verso il mare ...si tolse le scarpe e lo seguì fino alla foce...

 e sul cuscino che mi stringo al petto:  Il sole era alto e il profumo di salmastro la inebriò ... un barcaiolo le diede una mano il

 un arido deserto dove il vento  mare era calmo e splendeva sotto i raggi del sole...oltre l'ultimo orizzonte ce n'era un altro
  di notte spira gelido   e un albatro sulla sua testa volteggiava felice ... un pianto liberatorio le rinfrescò le guance

 e non si placa mai!  arse e gli occhi secchi divennero due smeraldi...

 Questo son io, ma vivo, prigioniero
 dei miei pensieri che ogni slancio frenano.

 La vita è un soffio! È questa e non attende                                   NINA GAGLIANO

 una speranza vuota, qual chimera,                                             LA BATTAGLIA DA VINCERE
 che tutto torni come fosse un sogno,                                          A braccia aperte accolgo la mia pena,

 a rischiarare il cuore come allora.                                           irta di spine e chiodi nella carne,

 Questo son io ma forse m'amo ancora?                                          ma pur se il cuore in tanto affanno langue
 Accolgo dalla vita quel che viene,                                            io non mollo, resisto altera e forte,

 col senso della resa, appeso a un filo                                        non facilmente mi avrai, cruda morte;

 sopra un profondo abisso,
 da dove s'alza un grido a volte forte  MARIA ANTONIETTA CASSARO               coltivo la speranza e ben la nutro,

 che l'eco spande ad invertir la sorte!  Sono di me e sono sola                sarà certezza di risurrezione,

                Vorrei essere tua fin nell'anima                               forse lassù non sentirei alcun male,
                E fondermi sangue nel sangue                                   forse, ma so che questo mio dolore,

                Vorrei coincidere le tue con le mie orme                       vissuto nell'amore si sublima,
                Ma a me il tuo respiro non basta                               si eleva per mutarsi in paradiso,

                e non basta neanche il tuo fischiare

                Io sono di me e sono sola                                      quel paradiso che sto già cercando
                anche se ho paura della notte                                  in quest'inferno, a cui giammai m'arrendo.

                Vorrei abbandonarmi petto a petto                              La mia candela vivida non spengo,

                Una voce, e non è il vento                                     arde e brucia col succo delle pene,
                dice vieni                                                     devo farlo perché mi voglio bene

                Un odore, e non è l'aria                                       e lei non si consuma, mi sostiene

                dice vieni                                                     come forza dall'alto:
                Una luce, e non è albore                                       l’amore e pur la vita vinceranno,

                dice vieni                                                     di nuova linfa si riaccenderanno,

                Vorrei esserti fiato e sonno e riso
                Ma io sono di me                                               son pronta con fermezza a ripartire

                e sono sola.                                                   niente e nessuno me lo può impedire!





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