Page 65 - RIVISTA NOIQUI OTTOBRE 2021
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IRIs vIgNOLA




               <Forza, venite, liberiamola dai rovi.> Suggerì il terzo.
               La notizia dell’insolito ritrovamento si sparse per il paese, volando di bocca in bocca; tutti

 CUORE DI PIETRA  vollero constatare di persona, rimanendo stupiti di fronte a quelle forme perfette. Sicura-
               mente lo scultore che l’aveva realizzata doveva essere veramente un genio per aver creato
               un simile capolavoro. Pareva viva!
               Ma soprattutto creavano stupore i molti segni rossi sparsi sulle zone nude del corpo,
 C'era una volta una bambina che viveva in una casetta un po' fuori del paese, al limite del   come le braccia, le gambe, il viso... Se fosse stata reale, avrebbero potuto significare picco-
 bosco. Il suo magnifico aspetto contrastava con il suo carattere difficile, conseguente al   le ferite provocate dai rovi, ma essendo di pietra... Si trattava di un mistero inesplicabile.
 fatto che i suoi genitori l'avevano alquanto viziata ed era cresciuta egoista e prepotente.   Comunque, la trasportarono in paese.
 Per questo motivo e perché attaccava lite con tutti, i bambini del villaggio evitavano la   Il Re venne informato dell’evento e, tra la moltitudine di paesani che erano stati richia-
 sua compagnia.  mati dalla straordinaria scoperta, arrivò il Principe di quel luogo, Maurizio, un avvenente
 Era già una signorina quando, durante una passeggiata nel bosco, sul sentiero incontrò   giovane che, profondamente colpito da quegli occhi tanto tristi, volle la statua tutta per
 una povera vecchina coperta di stracci e ricurva sul suo bastone.  sé. Per cui la fece condurre al castello e sistemare in un angolo del più vasto locale tra i
 <Bella bambina, che fortuna averti incontrata! È da molto tempo che mi aggiro per que-  suoi appartamenti, dove si soffermò a rimirarla per lungo tempo.
 sti sentieri, ma ho proprio paura di aver smarrito la strada di casa. Sono tanto stanca e ho   Nottetempo, Annalisa discese dal suo piedistallo e si avviò a curiosare per le varie stanze
 anche molta sete. Saresti tanto gentile da condurmi alla tua abitazione, affinché io possa   del grande castello, stando bene attenta a non fare il minimo rumore, in modo da non
 riposarmi e bere un sorso d'acqua?> Le domandò la vecchina, con voce flebile.  essere scoperta. Maurizio però aveva il sonno piuttosto leggero e un certo lieve calpestio
 Tuttavia, la fanciulla, il cui nome era Annalisa, non aveva alcuna intenzione di tornare   lo insospettì. Si alzò e chiamò le guardie che si erano addormentate.
 a casa. Ne era appena uscita! “Che si arrangi!" Pensò tra sé, mentre rispondeva in malo   Dopo un giro d’ispezione per i locali, si rassicurò. Doveva aver sognato quei rumori.
 modo: <Mi dispiace, però adesso sono impegnata; oltretutto i miei genitori sono fuori   Ciononostante, lo strano evento si ripeté anche le notti seguenti, per questo una sera de-
 casa e io non ho le chiavi. Fatti aiutare da qualcun altro.> Quando ebbe finito di parlare,   cise di nascondersi dietro a un grande armadio, da dove uscì, senza essere visto, quando
 si allontanò, lasciando la povera vecchia ammutolita.  avvertì il solito leggero rumore che proveniva dall’interno dei suoi appartamenti.
 Certo Annalisa non poteva immaginare che, in realtà, la nonnina era la Fata del Bosco che   Rimase esterrefatto quando scoprì l’origine di quegli strani rumori e spiò la fanciulla, se-
 aveva voluto metterla alla prova, per scoprire se il suo carattere avesse perlomeno un lato   guendola fino a quando la luce dell’alba non fu in procinto di scacciare la notte e lei fece
 buono. Tuttavia, la prova era miseramente fallita, pertanto la Fata fu costretta a punirla   ritorno. Soltanto allora la inveì irrispettosamente: <Ferma dove sei e non tentare scherzi!
 severamente: la magia scaturita da un suo gesto bloccò la giovane nell'atto di cogliere un   Chi sei? Una strega? È prerogativa delle streghe potersi mutare in ogni forma.>
 frutto, per poi trasformarla in una statua di pietra, nella quale il cuore continuava a pul-  <Siete in errore - rispose Annalisa, raccontandogli della maledizione - ma adesso per me
 sare.         è finita, resterò per sempre imprigionata in un corpo di pietra!> Sussurrò mestamente,
 Le parole della Fata la condannarono inesorabilmente: <Questa è la punizione che ti me-  salendo sul piedistallo, dove si tramutò il suo aspetto.
 riti, adesso sei di pietra così come è sempre stato il tuo cuore; vivrai in eterno sotto questo   Il Principe fu preso dal rimorso per essere stato la causa di questa ulteriore disgrazia che
 aspetto, affinché il rimorso ti perseguiti a lungo. Soltanto al calare delle ombre della notte   aveva colpito la fanciulla, così si recò nel bosco con la speranza di trovare la Fata. La
 il tuo corpo tornerà ad essere normale, tuttavia, alle prime luci dell'alba, il sortilegio ti   chiamò a squarciagola, girovagando in qua e in là, fino a quando lei non lo udì e non gli
 costringerà a tornare sopra questo piedistallo, sul quale diverrai nuovamente statua. Ma   apparve dinanzi, cosicché ebbe modo di implorare pietà per conto della poveretta.
 bada a te, se qualcuno ti vedrà nelle tue spoglie umane, resterai perennemente di pietra!>   <Ha sofferto molto nel corso di questi lunghi anni ed è una persona completamente
 Pronunciate queste terribili parole, la Fata del Bosco scomparve.  diversa.> Asserì.
 Trascorsero molti anni e la statua era sempre al suo posto, nella medesima posizione. In-  <Puoi dimostrarmelo? Ho i miei dubbi. Però voglio darti una speranza: se darà prova di
 numerevoli cespugli di rovi l'avevano in parte ricoperta, nascondendola all'occhio umano.  essere realmente cambiata, sarà libera dall’incantesimo.>
 Giorno dopo giorno, Annalisa attendeva ansiosamente la notte, quando il suo corpo ri-  Maurizio rimase perplesso da queste parole.
 prendeva vita.   <Come potrà provarlo se il suo corpo è di pietra?> Ma la sua domanda restò senza rispo-
 A quel punto, uscendo dal suo nascondiglio, facendosi strada fra i rovi, vagabondava   sta, pertanto fece ritorno a casa, disperato. Non aveva idea di che altro avrebbe potuto
 senza meta come uno spirito inquieto, raccogliendo bacche, radici, frutti, castagne... in-  fare per aiutare Annalisa.
 somma tutto quello che il bosco poteva donarle per cibarsi.  Prostrato ai piedi della fredda statua, pianse tutte le sue lacrime per giorni e notti, senza
 In un freddo mattino d’inverno, successe che alcuni boscaioli intenti a tagliare la legna, la   più cibarsi, né dormire. Il suo amore per lei lo stava uccidendo. Era quasi arrivato alla
 scoprirono.   fine dei suoi giorni quando, improvvisamente, dagli occhi della statua sgorgarono alcune
 <Ehi... correte a vedere che cosa ho trovato!> Disse uno di loro.  lacrime: si trattava del segno che il suo cuore di pietra finalmente si era intenerito.
 <Ma non è possibile! Come può trovarsi qui?> Rispose un altro.  L’incantesimo svanì all’istante, proprio come aveva ordinato la Fata del Bosco.




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