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Esiste un disturbo ossessivo compulsivo "d'amore"?




                                                        (tra ansie e controllo)







                                                                                            L'ansia è costante, la paura pure e
                                                                                            si ha un'idea molto precisa di come

                                                                                            "dovrebbe" essere una relazione:

                                                                                            è OCD relazionale, una forma di
                                                                                            disturbo ossessivo compulsivo che

                                                                                            si manifesta nelle relazioni di natura

                                                                                            romantica o sessuale.
                                                                                            Succede a chiunque abbia una

                                                                                            relazione, ogni tanto, di porsi

                                                                                            domande sulla stessa. Poi ci

                                                                                            sono le persone che si pongono
                                                                                            costantemente domande sulla propria

                                                                                            relazione e sul proprio partner,

               persone che controllano ossessivamente i “like” sotto ai post del proprio o della propria
               partner per vedere se c'è qualche minaccia tra i followers, chi spia lo schermo del telefono

               mentre l'altro lo usa, chi ha costantemente dubbi e si concentra solo su quelli, dimenticando

               il lavoro, gli amici, sé stesso o sé stessa. Eppure, va avanti. E va avanti perché è sempre così

               che vive le storie. Queste persone hanno un particolare disturbo ossessivo compulsivo:
               il disturbo ossessivo compulsivo da relazione o relazionale. In inglese, Rocd, relationship

               obsessive-compulsive disorder.

               Disturbo ossessivo compulsivo
               relazionale: i tratti

               Le persone che vivono con il disturbo ossessivo compulsivo da relazione vivono quei

               momenti scomodi più e più volte e in modo molto più profondo e travolgente: non riescono
               a concentrarsi su altro, che sia il lavoro o loro stesse mentre quei dubbi e quelle insicurezze

               avanzano e crescono. È importante dire subito che tale disturbo non è di per sé un disturbo

               di salute mentale clinicamente diagnosticabile ma piuttosto una manifestazione del disturbo
               ossessivo compulsivo standard. Il che ci porta alla buona notizia: è curabile. In psicologia

               – non in psichiatria – il disturbo ossessivo-compulsivo da relazione è infatti riconosciuto

               come una forma con cui il disturbo ossessivo-compulsivo (OCD) si manifesta e lo fa solo

               in presenza di relazioni intime (o flirt, o cotte). Si tratta eccome di ossessioni che possono
               diventare - per chi ne soffre e per l'altra persona - angoscianti e debilitanti perché impattano

               con effetti negativi sia sul funzionamento delle relazioni che del lavoro, della cura di sé e del

               proprio tempo.
               In chi ne soffre è infatti solo la relazione romantica il centro della preoccupazione ossessiva,

               alimentata sia da afflussi di dubbi e domande angoscianti sia dalle compulsioni, sia mentali

               che comportamentali, che la persona mette in atto nel tentativo di alleviare il disagio ed

               eliminare i pensieri intrusivi, i dubbi e le domande. Accanto a tali pensieri, sentimenti e
               comportamenti, gli individui con il Rocd spesso nutrono convinzioni estreme e disadattive

               sul modo in cui l’amore e le relazioni “dovrebbero” essere e in cui le persone "veramente"

               coinvolte "dovrebbero" agire o sentirsi.
               E va da sé che sono precisamente queste convinzioni, puntualmente disattese perché le

               relazioni sono tutte diverse, a svolgere un ruolo chiave nel mantenimento del disturbo. Di

               che convinzioni si tratta? Qualsiasi. Secondo Aaron Beck, lo psichiatra considerato il padre
               della terapia cognitivo-comportamentale, le persone sviluppano convinzioni fondamentali

               e durature su se stesse, sugli altri e sul mondo, che da adulte considerano verità assolute.
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