Page 85 - RIVISTA NOIQUI DICEMBRE 2021
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ELVIRA quAGLIARELLA

                Mamme, papà e bambini poveri nell’aspetto esteriore dei loro abiti spesso lisi e stinti,

               stanchi nel procedere per quelle vie del centro storico così piene di luci, colori, persone,
               portando tra le braccia i più piccoli del gruppo,
 “IL CORAGGIO DELL’AMORE”


 “Dicono che ci sia un posto nel mondo per ciascuno di noi e a quello tendiamo senza   mani tese, voci che testimoniano la loro presenza,
               il loro esserci per non sentirsi più invisibili al mon-
 sosta, anche se non si sa dove sia, anche se non abbiamo le coordinate per raggiungerlo   do. Già, invisibili…… Sono tanti gli invisibili della
 e non ci sono mappe a indicarcelo. Dicono che una volta raggiunto è come l’abbraccio   società contemporanea: i migranti che muoiono in
 che accoglie, come la parola che lenisce, quando finalmente viene detta”.  mare cercando una speranza, i disabili che affron-

               tano ogni giorno una vita piena di ostacoli, gli an-
               ziani soli, le vittime della droga e delle nuove forme
               di dipendenza, gli abitanti delle tante Scampia del
 ( LA FELICITÀ DEGLI ALTRI  -  C. PELLEGRIO)  mondo. Queste persone esistono ma, troppo spes-


 Sin da piccola ho imparato a parlare con le ombre……..  so, sembriamo non accorgercene, perché vivono in
               eterne periferie dell’anima e dello spazio, ai margini
 personaggi fantastici che animavano i miei lunghi pome-  della storia. Ce ne ricordiamo soltanto attraverso
 riggi nella casa materna. Nel mio cammino costellato di   statistiche e numeri. Ma c’è anche un altro tipo di
 pericolose cadute ma anche di  improvvisi passi avanti ho   invisibilità che caratterizza i nostri tempi. Come
 sempre avuto dentro di me un’anima in ascolto, alla ri-  afferma Giovanni Zoppoli, Presidente e Fondatore
 cerca di una voce che mi riportasse alle origini, al trauma   del Centro Territoriale Mammut: - È l’invisibilità del
 antico di quando, bambina, cercavo di farmi amare senza   bene!
 mai riuscirci. La mia vita , come quella di tutti noi, è stata   Oggi c’è una tendenza a dipingere il mondo a tinte scure, come se fosse irrimediabil-
 un viaggio ma ……. un viaggio coraggioso, una storia  d’   mente corrotto. Si è parlato e si parla ancora di Scampia unicamente per una vergo-
 amore e di speranza che non si sono mai spenti, anche quando dentro e fuori di me
 non c'era che rovina.  gnosa spettacolarizzazione del male, che c'è, ma non è un male assoluto che condizio-
               na e distrugge tutto il resto che c'è di buono, ma che non viene evidenziato. Eppure,
 Ritengo che l’approdo a Scampia non sia stato casuale. Sin dal primo istante in cui ho   basterebbe guardarsi intorno per accorgersi che esistono tante bellissime storie di
 varcato quella soglia degli inferi, perché tale appariva il quartiere agli occhi della buo-  solidarietà. Sono le opere semplici di chi ha saputo illuminare la vita quotidiana con un
 na società napoletana, ho sentito fortemente dentro di me che quello era il mio posto,   piccolo gesto d’aiuto per gli altri.
 quel luogo predestinato di cui parla la scrittrice C. Pellegrino “verso il quale tendiamo   Da questi semplici gesti di affetto e di vicinanza e dal
 senza sosta……e che una volta raggiunto è come l’abbraccio che accoglie”.
 Ecco, è andata proprio così. Scampia mi ha accolto come una madre amorevole tra le   “coraggio cieco, sordo e illimitato che nasce dall’amo-
               re” è nato il Progetto di Affido Culturale, un percorso
 sue braccia, nel suo ventre ricolmo di dolore, sofferenza, disperazione, ma anche di   che ha portato tante vite a rinascere e a ritrovare fidu-
 tanto amore da donare, forza, coraggio , gioia di vita.  cia in sé stesse e nel domani.
 Scampia è stato il lupo della favola di “Linaluna” che mi ha    Come affermava Oriana Fallaci, straordinaria giorna-
 benevolmente fagocitato, quel territorio “brutto, sporco e   lista e scrittrice i cui libri han
 cattivo”che è diventato parte di me, della mia vita e che con-
 tinua a donarmi grandi emozioni.       nutrito la mia giovinezza: -
                                        Non ha confini il coraggio che
 L’esperienza vissuta insieme ad alcune famiglie di Scampia   nasce dall’amore e per l’amore
 alla vigilia della festività della Vergine Immacolata ne forni-  si realizza. Non tiene conto
 sce testimonianza. La visita guidata al Pio Monte della Mise-  di alcun pericolo, non ascolta
 ricordia ed al Complesso Museale dell’Arte della Seta - Chie-  nessuna forma di raziocinio.
 sa SS. Filippo e Giacomo – nel centro storico di Napoli, è   Pretende di muovere le mon-
 stata occasione di nascita di nuove amicizie sia tra grandi che   tagne e……spesso le muove!
 tra piccini con slanci di generosità e solidarietà umana che   – (da “Insciallah”).
 oggigiorno stentiamo a ritrovare. Volti gioiosi e sorridenti,
 sguardi sbrilluccicanti come stelle, attoniti dinanzi a cotanta
 bellezza.



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