Page 107 - RIVISTA NOIQUI NOVEMBRE 2021
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LUCIA LO BIANCO LETTERATURA INGLEsE
STELLA LUMINOSA DI JOHN KEATS
Sarebbe bello innalzarsi al di sopra di tutto, tralasciare pene e sofferenze e osservare
BRIGHT STAR dall’alto il mondo nel suo andirivieni senza restare coinvolti dal dolore. Piacerebbe
a molti di noi trasformarsi in una stella luminosa seguendo il desiderio espresso dal
poeta in questo sonetto delicato, anche se poco conosciuto, in cui John Keats esprime
Bright star, would I were stedfast as thou art— la propria difficoltà nell’accettare la galoppante malattia che lo porterà alla morte, la
Not in lone splendour hung aloft the night tubercolosi.
And watching, with eternal lids apart, “Bright s tar” (“Stella luminosa”) riflette il desiderio del poeta di essere simile ad una
Like nature's patient, sleepless Eremite, stella e vivere in uno stato immutabile al di là del dolore. La struttura del sonetto in-
The moving waters at their priestlike task glese, nella forma voluta da Shakespeare, viene utilizzata per esprimere i sentimenti
Of pure ablution round earth's human shores, più melanconici e profondi relativamente all’umano dolore e l’innato anelito verso un
Or gazing on the new soft-fallen mask amore da vivere intensamente.
Of snow upon the mountains and the moors— La stella luminosa apostrofata dal poeta ac-
No—yet still stedfast, still unchangeable, compagna l’impossibile identificazione con
Pillow'd upon my fair love's ripening breast, la sua luce e il suo splendore, ma soprattutto
To feel for ever its soft fall and swell, con la sua estraneità all’umana sofferenza.
Awake for ever in a sweet unrest, John Keats comprende bene che la stella si
Still, still to hear her tender-taken breath, presenta nella sua ambivalente posizione di
And so live ever—or else swoon to death. perfezione e immutabilità, unendo il suo esse-
re insonne con la paziente capacità d’osserva-
re il frenetico agire del mondo, il movimento
sacerdotale delle acque e il soffice posarsi
STELLA SPLENDENTE della neve sulle superfici della terra. Nella sua
eterna fissità e distanza la stella è però spiritualmente sola ma, nonostante questo, Ke-
Stella splendente, fossi io stabile – fisso come sei tu – ats preferirebbe essere come lei, osservando la vita senza vivere e soffrire, con l’unico
beneficio di godere del contatto fisico con l’amata descritta con un linguaggio forte-
Non in solo splendore sospesa in alto la notte mente sensuale.
E che osserva, con eterne palpebre socchiuse, La stella diventa così quasi una vera umana creatura nella sua consistenza metaforica
Come Eremita insonne, paziente della natura, di sogno immutabile e irraggiungibile, innalzando il tradizionale canone di bellezza
Le moventi acque davanti il loro sacerdotale compito verso una originalità di immagine inespressa fino a quel momento. Gli ossimori “Sweet
Di pura abluzione intorno le rive umane della terra, unrest” and “patient sleepless” sembrano rinforzare la consapevolezza del poeta che
O che scruta sulla nuova maschera di neve. il suo desiderio di vivere in tale stato di immutabilità sia impossibile ed il suo sogno si
Mollemente adagiata su montagne e brughiere – perde in un malinconico contatto con il seno
No – ancora stabile, ancora immutabile, dell’amata fino alla morte.
Poggiato sul seno rigoglioso del mio bell’amore,
Per sentire per sempre il suo soffice cadere e rigonfiarsi, Sveglio per
sempre in una dolce irrequietezza,
Ancora, ancora per udire il suo tenero respiro,
E così vivere per sempre o scivolare verso la morte.
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