Page 26 - RIVISTA OTTOBRE 2024
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Agata Agadir Di Rubba

                                                             SEI TU IL MIO PASSATO




                   Il nostro passato è dove ci portano i ricordi e i rimpianti,

                   canzoni e colori, emozioni, canti.

                   Uno strano viaggio ... con tanti biglietti di andata e altrettanto di ritorno.
                   È una poesia di luci ed ombre, di sorrisi e pianto. Un breve viaggio in una musica

                   leggera o rock ...

                   Il mio passato sei tu che mi permettevi di volare, di essere felice, che mi toglieva il
                   sonno... il fiato.

                   Tu che mi facevi ballare ... all'ombra della luna, rompendo ogni catena e cercavi, per

                   sentire il mio profumo,

                   di nascondere il tuo respiro nei miei capelli neri-corvino.
                   E danzavi con me fino all'alba,

                   e rubavamo l'estate al mare, le stelle al cielo, i sogni alla luna...

                   Ed ora ballo da sola...questo strano lento di malinconie senza più musica, perdendomi in
                   assoli... tra mille racconti e strane parole.

                   Ora m'invento un cielo nuovo, in una casa senza più pareti... anche se è da un bel po' che

                   nell'aria non c'è più la nostra canzone...
                   Il tempo della vita è un orologio matto, un giro su una giostra...che non si ferma mai...

                   Un andare a piedi scalzi nei giardini della luna e camminare

                   abbracciati su dune...
                   E in questi giorni che ci attraversano ... siamo soli e lontani. E ci illudiamo che possiamo

                   ancora dare vita ai sogni ma ci fanno compagnia solo parole, mani, respiri che in questo

                   tempo sordo più non si incontrano, dove malinconici pensieri si mescolano a stille di

                   pianto.
                   E mentre tu in silenzio sorridi sornione, io bisticcio con il tempo che tanto ci ha tolto...

                   delle primavere ormai passate... e di ciò che eravamo e che siamo...

                   E di quando anche gli sguardi parlavano d'amore nel nostro viaggio di stelle oramai
                   cadute.









                                                          DECLAMAZIONE


























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