Page 96 - RIVISTA OTTOBRE 2024
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scavare nella sabbia verso la spalla sinistra della Sfinge, al di sotto della testa, fino a raggiungere

               la base del monumento e le zampe anteriori. Un secondo scavo portò al ritrovamento dei resti

               della  barba  spezzata  e  della  testa dell’Ureo  o  cobra  reale,  decorazione  del  copricapo,  (oggi
               conservati al British Museum di Londra).




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               (Fonti e bibliografia:

               Margaret Bunson, “Enciclopedia dell’antico Egitto”, Melita edizioni, 1995

               Cimmino Franco, “Dizionario delle dinastie faraoniche”, Bompiani, Milano 2003
               Paul Jordan, “Gli enigmi della Sfinge”, Roma, Newton Compton Editori, 2006

               Rita D’Alessio Grassi, Magnifiche piramidi e sfingi misteriose, De Agostini, 2004

               Sabina Marineo, “Prima di Cheope”, Nexus Edizioni, 2013
               Christiane Zivie-Coche, “Sphinx, le père la terreur”, Agnes Viénot Editions, 1997

               Edda Bresciani, “Grande enciclopedia illustrata dell’antico Egitto”, De Agostini, 2005

               Elio Moschetti, Mario Tosi, “Thutmosi IV un sogno all’ombra della sfinge”, Ananke, 2004
               Martin Gardiner, “La civiltà egizia” - Oxford University Press 1961, (Einaudi, Torino 1997

               Tiziana Giuliani, “Il Viale delle Sfingi che collega Karnak a Luxor”, da Mediterraneo Antico,

               2017

               Paul Jordan, “Gli enigmi della Sfinge”, Nrwton & Compton editori, 1999
               Fugazza Stefano, “Simbolismo”, Arnoldo Mondadori arte, 1991)

               Ferdinando Caputi


















































































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