PREFAZIONE
I moti dell’Animo, di Carmela Giorgio, è molto più di una silloge di poesie: è un prezioso scrigno nel quale sono riposti i pensieri più intimi, più nascosti e che diventano parole allorché l’autrice li affida alla sua penna, compagna fedele nei momenti vuoti e senza luna,
quando i tentacoli di una solitudine, con i suoi ingannevoli artigli, tenta d’inghiottire un sonno che stenta ad arrivare… e stringe un cuscino come a riportare i momenti di uno ieri che non vuole andarsene.
Le pagine parlano di lei, dei “pensieri che s’infrangono contro le onde”.
Nel profumo dei fogli che si susseguono, le emozioni prendono forma, come un abito caro e difficile da togliere.
Parlare di sé, può essere doloroso quando si svegliano ricordi ancora vivi e la nostalgia di chi non c’è più è “simile ad un pianto soffocato”.
L’animo dolce della poetessa, la fa essere tutt’uno con il profumo dei fiori e il cielo stellato, con la melodia di una musica, con il Creato. Non dimentica uno sguardo verso il Cielo, in una muta preghiera, nel sostegno di braccia protese, di miracolo.
E, il miracolo, diventa un grembo sempre più tondo, prossimo a generare la vita.
Carmela Giorgio si racconta e ci racconta di fragilità… “stringevo il sole in tasca per paura che il vento lo portasse via”; fragilità che diventa punto di forza per addentrarsi per i sentieri della vita che si presentano a volte agevoli, altre piene di buche.
Punto di forza per sognare ancora e ancora, nonostante tutto e “con i colori dipingere la vita”, con la consapevolezza del passato a rincorrere cieli azzurri con domani tutti da colorare.
Maria Mollo