Un viaggio attraverso la storia, le emozioni vissute e che hanno segnato il tempo. Questo è quello che sento leggendo -ALLORA SCRIVO-, dove Grazia Maria si è raccontata abilmente.
Una silloge colma di poesia, prosa, e un tocco di quell’arte antica giapponese.
Un percorso tra sogno, realtà, e desideri, la Musciumara apre con -MIRAGGIO- dove magistralmente racconta cosa sia il colpo di fulmine, combattuta tra ragione e desiderio, e la realtà cocente… “Lui era lì, a pochi metri da me, abbracciato ad una ragazza, che lo guardava con occhi sognanti e innamorati”.
In -DEDICATA A BRUNILDE- troviamo la tenerezza che avvolge quell’amore genuino, e quasi come un angelo si propone a guardia di una vita in crescita, appena affacciatasi al mondo.
Grazia Maria, tratta ogni tipo di argomento, -MAFIE- ricordando G. Falcone traccia una sintesi di queste organizzazioni fuori legge, concludendo con “Son sempre le mamme, le spose e le sorelle a piangere la morte dei parenti”.
Si perde in un sogno, -VOGLIO- alla ricerca di un amore, forse impossibile, dove lei stessa recita “e tu, amore mio profondo, neppure sai che……. io vivo in questo mondo!”
Così potremmo parlare e approfondire tutti i brani della poetessa, che lascia di se uno spaccato davvero emozionante, a me è successo.
Luciano Zampini