PREFAZIONE
Un’anima sempre in cerca del bello, respira di sogni che s’innalzano sulle macerie di un mondo alquanto complesso e incomprensibile.
Nelle poesie della scrittrice traspare una melanconia sottile, di cose andate, amori, dolori, ricordi che son sempre presenti in ogni verso.
Allo stesso modo, la speranza e la luce non vengono mai ignorate e disdegnate a far sì che, nel parallelismo del bene e del male, prevalga sempre un respiro positivo.
Anche quando parla di violenza, solitudine, delusioni, c’è comunque una forte volontà a far emergere il buono, ché già la vita stessa si fa dono, per chi ha ancora terra da camminare.
E lo fa rivolgendosi a Dio, alla sua terra che profuma d’arance, in un inno di sublime conservazione dei veri e più alti valori dell’esistenza stessa.
Liriche che, senza alcun dubbio, lasciano al lettore lo spiraglio della sana consapevolezza del vivere che ci appartiene, nonostante le guerre, le mancanze, le delusioni, nonostante mano impudente dell’uomo che distrugge…
E la sua poetica di luce, si fa carezza, negli spazi ideali a cui Silvana si arrampica con resilienza.
Voglio “vivere d’amore”, il titolo della silloge è già un preludio al suo voler trasmettere un messaggio di tenera speranza.
Francesca Patitucci