PREFAZIONE

In questa raccolta di poesie Speciale parla di ciò di cui l’anima ha bisogno: di scrivere pensieri ma soprattutto di far vivere le immagini, perdendosi nello scenario di una voce che sussurra dentro ognuno di noi, per poterne fare tesoro inestimabile. Anche in silenzio l’anima parla, ed è stanca di essere incompresa: bisogna aprire il cuore e comprendere, ricercare questo contatto prezioso. Dobbiamo essere forti e cercare l’anima ad ogni costo l’altra metà che sussurra senza punteggiatura.

La poesia di Speciale è tale nel modo che più m’affascina: una sorta d’alchimia segreta; un equilibrio sempre nuovo tra assenza e presenza, la capacità, quasi miracolosa, non tanto di “immortalare” (rendere morti) attimi e pensieri, ma al contrario di lasciarli (s)correre vivi sul foglio.

L’assenza di punteggiatura, l’asciuttezza lessicale e il tono ironico presenti nella raccolta esaltano la potenza lirica dei singoli componimenti. Le sue liriche sono un prosare poetico fuori dagli schemi metrici   non “cattura” gli istanti ma al contrario li lascia liberi d’affiorare dalla pagina bianca, quasi come se fossero (mi si perdoni la metafora ittica), salmoni che guizzano fuori dal torrente del tempo, mentre lo risalgono per andare a morire dove sono nati.

Ed è uno spettacolo che lascia senza fiato… che non va fermato… che non si può fermare… tanto meno con un punto o una virgola…quasi per non disturbare il fluire di tutto: un particolare a mio avviso rivelatore.

Insomma… Si, lo confermo: amo la poesia di Girolamo Speciale

Franco Carta Medico, Poeta, Scrittore