Page 72 - RIVISTA NOIQUI APRILE 2023
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fRAnCEsCO bRunETTI

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               RIFLESSIONI DOPO LA LETTURA DEL ROMANZO  DI CHIARA MAGGI                                                                                                      compagno di viaggio difficile da abbandonare, un dono che mi è stato offerto e che mi sento



                                                           LA RAGAZZA DEI FIORI                                                                                              di consigliare a ciascuno di voi di donarsi perché non si dimentica. L’autrice ha messo molto di
                                                                                                                                                                             sé nel romanzo d’esordio come spesso succede. Ci si può domandare se avrà la stessa intensità

                                                                                                                                                                             creativa nelle successive sue opere. Su questo mi sento di affermare che riuscirà a stupire ancora
               È un romanzo poderoso che ho affrontato con una iniziale diffidenza per la sua mole. Dopo                                                                     perché chi è dotato di questa sensibilità e di questa vena narrativa così ricca e piena di sfumature
               poche pagine la lettura mi ha preso, letteralmente, e così è stato fino alla fine. E’ un romanzo                                                              e di immaginazione non può fallire.

               in parte antico per la sua narrazione complessa e articolata ma è anche romanzo modernissimo                                                                                                                                                                           Francesco Brunetti

               perché è permeato di introspezione e di sottile indagine psicologica in tutti i personaggi che, in
               modi diversi, sono alla ricerca ostinata e tormentosa di riscatto. Riscatto da quanto il retaggio

               di una cultura maschilista mai doma ha causato alla donna: sofferenza nella sudditanza e nell’a-

               buso del suo essere femmina. Riscatto da quanto un ruolo ritagliato nella consuetudine sociale
               millenaria causa anche all’uomo, schiavo delle sue pulsioni e di quanto pensa di essere tenuto a

               fare o dimostrare diventando spesso predatore inconsapevole.

               Solamente due uomini, il primo anziano e l’altro giovane, incarnano quel mascolino intriso di
               dolcezza, rispetto, tenacia e fedeltà assoluta e indistruttibile, che genera un sentimento che re-

               dimerà e farà rinascere Chiara, la protagonista, tormentata da un vissuto doloroso e potenzial-

               mente destruente.
               I fiori e le piante e la natura sono il fondale del romanzo, la sua magia. Popolano i prati e i cam-

               pi, fanno mostra di sé nel negozio di fiori in cui lavora la protagonista e sono presenze intime

               sublimi, rigeneranti nella loro innocente purezza, per chi sa coglierne l’essenza profonda.
               I personaggi del romanzo sono indagati nel profondo, in tutte le sfaccettature dell’esistere, nella

               mutevolezza e imprevedibilità delle reazioni, nella precarietà di ogni sentimento, anche di quelli

               che sembrano più tenacemente radicati. Più che un poema di cui ha la tessitura robusta, più che
               una saga di cui possiede alcune caratteristiche, definirei questo romanzo una sinfonia per la sua

               capacità di alternare toni e timbri prolungando il suono delle parole senza perdere mai efficacia

               e potenza: anche quando si abbassa la tonalità ecco che un colpo di reni per una invenzione
               dell’immaginazione, un imprevisto, un flash back, una premonizione, subito innalzano l’inten-

               sità del suono e la persuasività delle parole. Una persuasività che dapprima stupisce per la sua

               capacità ammaliatrice per poi diventare cifra costante che mai delude. La tessitura del romanzo
               è ricchissima, sorprendente per un’opera prima di queste dimensioni narrative. Lo scavo dei

               personaggi è figlio forse di una frequentazione di letture psicoanalitiche o forse solo di una sen-

               sibilità dell’autrice fuori del comune o forse in parte di ciascuna delle due ipotesi. La risposta
               potrà darla solo Chiara Maggi, ma non importa in realtà perché quello che veramente conta è

               il risultato che, ripeto, affascina, cattura, coinvolge e conduce per mano il lettore fino alla fine:

               una fine che diventa urgenza catartica. Non si può durante la lettura non essere a mano a mano
               coinvolti intimamente nel seguire con sguardo sempre più protettivo, quasi un innamoramento,

               la protagonista: fragile, tormentata, sognatrice, generosa di sé con tutti a costo di soccombere.

               L’amore è una fiamma che la divora, la fa palpitare e la spegne, la riscalda e la tormenta: per
               amore da tutto di sé, anima e corpo, ma l’anima più intima e pura non la cede mai e del corpo

               dona tutto ma non la purezza innocente della “ragazza che è il lei” – la ragazza dei fiori -.
               L’autrice non teme di affrontare le scene di sesso ma, e in questo sono rimasto ammirato, usa

               una sapienza che giudico innata di raccontarle con semplicità e naturalezza, senza ipocrisia ma

               senza compiacimento sia quando l’amore ha la “a” minuscola sia quando si esprime nella sua
               veste più sublime. La trascendenza è presente in tutto il romanzo, sottesa oppure esplicita e

               qui l’abilità dell’autrice è magistrale: Cristo in Croce, il ricordo fantasmatico delle persone care

               divenute essenze, il significato intimo delle cose e il nucleo più nascosto e difeso dell’anima
               delle persone, la mistica della natura insita nelle diverse declinazioni che assume nel mutare

               delle stagioni, il colore oltre che la forma e il profumo dei fiori che anch’essi hanno un’anima

               per chi sa vedere oltre le apparenze e ascoltarne il messaggio. Il romanzo si presta a infinite
               letture interpretative ricco com’è di fascinazioni ma non voglio in questo momento dilungarmi







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